GLAND – Tra qualche giorno, Michael Schumacher compirà 50 anni. Oggi, invece, sono esattamente 5 anni da quando la vita del pluri-campione – e, in parte, di tutti coloro che lo amano e lo hanno amato – è cambiata. Méribel, la neve e gli sci. Erano le sue vacanze natalizie. Eppure, da allora, Schumacher non ha si è più spostato con le proprie gambe.
Cinque anni fa l’incidente sulla neve di Méribel, la vita distrutta di Michael Schumacher
Il 29 dicembre è una data che gli appassionati di Formula 1, e in particolare i tifosi della Ferrari, non possono dimenticare. Cade il quinto anniversario del terribile incidente che tutt’oggi, secondo le pochissime informazioni fatte trapelare dalla famiglia, costringono il tedesco in un letto nella sua villa di Gland, in Svizzera. Alle 11 di cinque anni fa, Schumi effettuava una discesa in un fuori pista sulle nevi di Méribel, in Francia. Qualcosa andò storto. Cadde e batté la testa contro una roccia. Un impatto tremendo. Venne ricoverato a Grenoble, operato e tenuto per sei mesi in coma farmacologico. Dal settembre del 2014, Schumacher si trova a casa, a Gland, per proseguire le costosissime cure di riabilitazione.
Il tedesco che ha lanciato la Ferrari nel mito compirà 50 anni giovedì prossimo
Qualche giorno fa, il Daily Mail ha rilanciato indiscrezioni secondo cui Schumacher sarebbe cosciente e capace di respirare autonomamente. Voci che non hanno trovato alcun riscontro ufficiale, ma che hanno risvegliato speranza ed entusiasmo nell’animo di quei milioni di fans che da 5 anni aspettano di vedere, per un’altra volta almeno, il loro idolo. D’altronde, il mito avvolgerà per sempre Schumacher per ciò che ha fatto in F1 e soprattutto in Ferrari. Dopo due titoli mondiali con la Benetton, nel ’94 e nel ’95, il tedesco fece sfracelli a bordo della rossa. Cinque mondiali consecutivi vinti, a partire da quello a Suzuka nel 2000.
Di lui, Luca Cordero di Montezemolo – presidente Ferrari negli anni d’oro – ha recentemente detto: “A parte l’immenso talento al volante, io credo che lui abbia lasciato una traccia nel Dna della Ferrari. Era sempre coerente con se stesso anche nei momenti di difficoltà”. Il 3 gennaio compirà 50 anni. E un briciolo di speranza resta sempre nel cuore di chi lo ama, lo venera o lo ammira. Rivedere quel sorriso smagliante di un campione senza tempo.