ROMA – Sul disastro della Moby Prince – lo scontro con la petroliera Agip nella rada del porto di Livorno il 10 aprile 1990 causò la morte di 140 passeggeri – “non risultano atti o documenti soggetti a classifiche di segretezza”. E’ quanto scrive il presidente del consiglio Mario Draghi nella lettera inviata alla commissione d’inchiesta presieduta dal deputato Pd Andrea Romano. “Inoltre – aggiunge – non risulta che siano stati apposti limiti all’accesso della documentazione in possesso del Comando generale o della Capitaneria a seguito di richieste formulate da parte dell’Autorità giudiziaria e delle commissioni parlamentari”. “Tale dolorosa vicenda rappresenta certamente una ferita aperta per l’Italia. Condivido pienamente la necessità di impegnarsi per la costruzione della verità sui fatti e far luce sulle responsabilità e sulle circostanze che hanno causato l’immane tragedia”.
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Moby prince, Draghi: “Non ci sono atti o documenti secretati”
Sul disastro della Moby Prince - lo scontro con la petroliera Agip nella rada del porto di Livorno il 10 aprile 1990 causò la morte di 140 passeggeri - "non risultano atti o documenti soggetti a classifiche di segretezza".