Milano (LaPresse) – Dolce & Gabbana è stato eliminato dall’e-commerce cinese in seguito alla bufera scatenata dopo le accuse di razzismo. A darne notizia è il sito di South China Morning Post secondo il quale, questa mattina, ricercando la casa di moda su Tmall, portale di vendita al dettaglio online gestito da Alibaba, i risultati sono inesistenti. Anche il gigante del retail online JD.com ha rimosso gli articoli D & G, così come la piattaforma di lusso Secco e Xiaohongshu, nota anche come Red.
Un portavoce di Xiaohongshu ha spiegato: “Gli interessi della nostra patria non possono essere violati. Tutte le collaborazioni sono basate sul rispetto reciproco. Accogliamo con favore i marchi internazionali, ma se operano in Cina dovrebbero rispettarla”. Il caso è scoppiato negli ultimi giorni, quando, a causa di alcuni spot in cui una ragazza cinese mangia pizza e spaghetti con le bacchette, i due stilisti italiani, travolti dalle polemiche, sono stati costretti a cancellare la grande sfilata che si sarebbe dovuta tenere oggi a Shanghai.
Per Dolce e Gabbana quanto accaduto è spiacevole
“Il nostro sogno era quello di portare a Shanghai un evento-tributo nei confronti della Cina. Che raccontasse la nostra storia e la nostra visione. Non sarebbe stata una semplice sfilata. Ma qualcosa di speciale creato con amore e passione per la Cina e per tutte le persone che al mondo amano Dolce&Gabbana. Ciò che è accaduto oggi è davvero spiacevole, non solo per noi, ma per tutti coloro che hanno lavorato notte e giorno per dar vita a questo evento. Dal profondo dei nostri cuori vogliamo esprimere gratitudine ai nostri amici e ospiti”. Così su Instagram Domenico Dolce e Stefano Gabbana commentano l’annullamento della loro sfilata in Cina.