Modena, usavano pass per centro storico intestati a defunti: 8 sanzionati

MODENA – La Polizia locale ha rilevato, inoltre, diversi episodi di cittadini che usavano il contrassegno intestato a familiari e amici per accedere indebitamente in centro storico.

Sono stati 49 in città i casi di utilizzo illecito del contrassegno per parcheggiare negli stalli riservati alle persone invalide o disabili individuati dalla Polizia locale di Modena nell’ambito dei controlli effettuati nel primo semestre del 2021. La maggioranza degli episodi (31) è stata verificata in centro storico.

Nello specifico, tra i vari abusi registrati sulle strade dagli operatori del Quartiere 1, chiamati spesso ad approfondimenti anche grazie all’attività dei colleghi negli uffici del Comando di via Galilei e degli altri settori dell’Amministrazione comunale come l’Anagrafe e il Settore traffico, emergono in particolare le 8 vicende di persone che utilizzavano, pure a distanza di tempo, autorizzazioni intestate ai familiari scomparsi, nonostante il decesso del titolare del contrassegno comporti il decadimento del titolo (che ha validità quinquennale e che può essere rilasciato anche a tempo determinato nel caso di invalidità temporanea del richiedente).

– Tra gli altri casi di violazione dell’ordinanza comunale che regola le modalità di utilizzo del pass (la sanzione è di 87 euro), anche la vicenda di una esercente del centro storico che esponeva un pass per invalidi intestato a un’amica, assente al momento dell’accertamento, affermando di utilizzarlo per accedere in area Ztl per accompagnarla alle visite.

A un altro automobilista che sostava in centro per andare al lavoro è stato invece ritirato il contrassegno invalidi, in realtà intestato alla madre, perché l’uomo nell’arco di quattro mesi ha violato per due volte la normativa, rendendosi dunque responsabile di recidiva, circostanza che fa appunto scattare il provvedimento sul contrassegno.

Infine, è stato sanzionato un cittadino, residente in centro storico, che sfruttava il pass intestato a un genitore (che vive da un’altra parte) per muoversi all’interno della Zona a traffico limitato e parcheggiare, senza averne titolo, su uno stallo invalidi che si trova nelle vicinanze della sua abitazione.

(LaPresse)

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome