MILANO (LaPresse) – “La comunità di Moena ha dimostrato una straordinaria capacità di reazione, all’indomani della calamità naturale che l’aveva colpita. La Provincia è al suo fianco, con gli strumenti messi a disposizione dalla legge provinciale sulla Protezione civile. Legge che disciplina la materia dei contributi e degli indennizzi a chi ha patito dei danni. Ciò, secondo una logica che è innanzitutto quella del ripristino delle normali attività danneggiate dall’evento. Le risorse ci sono, fondi di riserva che abbiamo accantonato ci consentono già ora di valutare che saranno sufficienti a far fronte all’impegno. La settimana prossima adotteremo la delibera definitiva che aprirà la strada alla fase di presentazione delle domande agli uffici provinciali”.
“L’impegno che ci assumiamo però è anche un altro”
“L’evento di due settimane fa è stato di carattere eccezionale, ma purtroppo l’eccezionalità sembra ricorrere sempre più spesso. Se la prevenzione fatta fino ad oggi ci ha consentito di limitare i danni, dobbiamo insistere su questa strada. Dobbiamo completare gli interventi messi in cantiere e se necessario individuarne di nuovi assieme alla Protezione civile, al Servizio prevenzione rischi e ai Bacini montani”.
Queste in breve sintesi le parole pronunciate ieri a Moena dal presidente Ugo Rossi. Che ha incontrato la comunità assieme all’assessore alla Protezione civile Tiziano Mellarini, ai vertici della Protezione civile provinciale ed al sindaco Edoardo Felicetti. L’assessore Mellarini ha illustrato le linee generali della legge. Legge che prevede il rimborso dei danni subiti in proporzione variabile a seconda della tipologia del danno e del bene danneggiato. Il ristorno può riguardare le attività produttive, nei diversi settori dell’economia locale, le abitazioni civili, con una percentuale massima che può arrivare, per la prima casa, anche al 100% e altri beni danneggiati.