Londra (LaPresse/AFP) – L’ex premier scozzese Alex Salmond, accusato da due ex collaboratrici di aggressione sessuale, ha annunciato le dimissioni dal Partito nazionale scozzese (Snp). I fatti risalirebbero al 2013, quando il leader nazionalista, che ha portato la Scozia vicina all’indipendenza nel 2014, era in carica a capo del governo locale. Due componenti dello staff di Salmond, secondo Daily Record, hanno denunciato di aver subito aggressioni sessuali nella residenza ufficiale di Salmond. Questi ha respinto le accuse e ha fatto partire un’azione legale contro il governo scozzese, per contestare le denunce attivate nei suoi confronti.
Dure accuse da parte di due collaboratrici
Dopo un’inchiesta interna, l’esecutivo di Edimburgo guidato dalla premier indipendentista Nicola Sturgeon, anche lei dell’Snp, ha riferito le accuse alla polizia. In un messaggio video diffuso online, Salmond dice di aver preso la decisione di lasciare il partito. Per evitare “una divisione interna”, così come gli attacchi politici alla formazione. Salmond si era dimesso da premier nel novembre 2014, settimane dopo la vittoria del no al referendum sull’indipendenza della regione.
Salmond, che si è dimesso dopo aver perso il primo referendum sull’indipendenza nel 2014, si è detto aperto a cambiare la sua opinione secondo cui la migliore opzione dopo l’indipendenza sia l’unione monetaria tra Scozia e il resto del Regno Unito.