Londra (Regno Unito), 31 lug. (LaPresse/AFP) – Gli abusi sessuali e le molestie sono un fenomeno “endemico” in tutto il settore degli aiuti internazionali. Inoltre non sono stati fatti sforzi sufficienti per affrontare il problema. L’accusa è contenuta nelle pagine di un report prodotto da un’inchiesta parlamentare britannica. La relazione, pubblicata dall’International Development Committee della Camera dei Comuni, riporta “l’impressione generale di una compiacenza. Tendente alla complicità” da parte delle organizzazioni benefiche. La commissione parlamentare ha avviato le indagini dopo lo scandalo, scoppiato all’inizio di quest’anno, delle rivelazioni sulla prostituzione ad Haiti che coinvolgevano il personale dell’ente di beneficenza britannico Oxfam. Il comitato parlamentare ha affermato che la portata del problema è impossibile da definire, e il sospetto è che i casi noti fino a ora siano solo la punta dell’iceberg. “Lo sfruttamento e gli abusi sessuali accadono, e accadono tra organizzazioni, paesi e istituzioni: è un fenomeno endemico e lo è da molto tempo”, si legge nel rapporto. “La fornitura di aiuti a persone e comunità in crisi è stata sovvertita da predatori sessuali che sfruttano sistemi di governance indeboliti”, evidenzia la commissione. Nelle sue conclusioni, il report afferma che la risposta del settore degli aiuti internazionali alla lotta contro gli abusi è stata “disomogenea e lenta”. Parla anche di un fallimento della leadership nel settore e di una “auto-illusione” rispetto agli sforzi per affrontare la questione.
l’imputazione
“L’impunità per gli abusi sessuali è assolutamente inaccettabile, la mancanza di responsabilità mina completamente la nozione di tolleranza zero”. Avvertono i parlamentari spiegando che “le reazioni spinte dalla preoccupazione per la reputazione” non “produrranno mai cambiamenti significativi”. Il comitato ha chiesto l’istituzione di un registro globale degli operatori umanitari, per individuare i molestatori e prevenire gli abusi. La Gran Bretagna ospiterà una conferenza internazionale di salvaguardia il 18 ottobre, finalizzata a raggiungere un accordo comune in tutto il settore. Judith Brodie, a capo di Bond, la rete britannica di organizzazioni non governative per lo sviluppo internazionale, ha affermato che il settore sta lavorando per porre fine agli abusi sessuali. Caroline Thomson, presidente di Oxfam, ha dichiarato che la lettura del rapporto è stata “incredibilmente dolorosa”. “Non siamo riusciti a proteggere le donne vulnerabili ad Haiti, e ammettiamo che avremmo dovuto agire in modo più chiaro in quel momento – per questo siamo veramente dispiaciuti”, ha detto.