Milano, 2 set. (LaPresse) – I bagni pubblici di Seul saranno ispezionati quotidianamente anziché mensilmente come avviene ora, per rimuovere eventuali telecamere nascoste. La nuova misura punta a meglio contrastare il ‘problema’ dei crimini di tipo sessuale commessi nel Paese asiatico, dove la pornografia è illegale. Nella sola capitale, ricorda Bbc, più di 6mila casi di spionaggio con telecamere a scopo di pornografia sono stati denunciati. I video vengono poi diffusi online, senza che le vittime ne siano a conoscenza. Migliaia di donne partecipano ciclicamente alle proteste con lo slogan ‘My life is not your porn’, la mia vita non è il tuo porno, chiedendo punizioni più severe per i responsabili e maggiore contrasto alle autorità. L’80% delle vittime, secondo gli attivisti, è costituito da donne.
l ‘allarme
Secondo i dati citati da Bbc, nel 2017 sono state 5.400 le persone arrestate per questo reato, ma meno del 2% è stato incarcerato. Il problema è talmente diffuso che i produttori di telefonia cellulare prevedono che i dispostivi in Corea del Sud facciano sempre un suono percepibile quando scattano fotografie, in modo che il rumore si senta quando sono usati per fotografare sotto le gonne. Tuttavia, varie app sono state create per aggirare la misura.