MONDRAGONE – Una strada larga sette metri, di collegamento tra due lotti, inserita all’interno di un progetto di edificazione residenziale: è questo l’oggetto dell’inchiesta che ha portato a processo Vincenzo De Lisa, già capo ripartizione tecnica e urbanistica del Comune (ora in pensione), Salvatore Pacifico e Salvatore Catanzano, responsabile dell’Utc. Per i tre accusati di abuso d’ufficio, ieri c’è stata l’udienza dinanzi alla prima sezionale penale (collegio C) del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, presieduta dal giudice Roberto Donatiello. Erano previsti gli interrogatori in aula di alcuni testi citati dalla Procura, ma a causa della loro assenza il dibattimento è stato rinviato a dicembre.
La via in questione, stando alla tesi dell’accusa, non poteva essere realizzata seguendo i parametri con cui è stata costruita. Ad innescare l’indagine la denuncia di un cittadino, parte civile al processo, rappresentato dall’avvocato Zarone.
De Lisa, stando alla tesi degli inquirenti, avrebbe sospeso il provvedimento dell’aprile 2012 con cui aveva ordinato a Pacifico la rimozione della rete metallica e di pali in cemento con ripristino della sede stradale. Sul caso intervenne anche un geometra, in qualità di commissario ad acta, nominato dalla Regione, per concretizzare le operazione di rimozione dopo aver constatato l’inerzia del Comune. De Lisa, in concorso con Catanzano, successivamente avrebbe annullato quella misura attestando “falsamente”, sostiene il pm, la mancanza di utilità pubblica della strada, procurando a Salvatore Pacifico, all’epoca assessore comunale di Mondragone, l’ingiusto vantaggio patrimoniale della mancata rimozione della rete metallica e dei pali.
I tre rispondono anche di falso: avrebbero attestato che il gip del tribunale di Santa Maria aveva archiviato il provvedimento penale relativo alla realizzazione della strada richiamando una consulenza, prodotta dalla difesa della parte offesa, riguardante il mancato pagamento di oneri accessori. Nel collegio difensivo gli avvocati Luigi Iannettone e Luigi Maratta.