MONDRAGONE – Non doveva partecipare al concorso, bisognava escluderla: è con questo obiettivo che, secondo la Procura di Santa Maria Capua Vetere, l’allora comandante dei vigili urbani David Bonuglia, Alessandro Buttarelli e Daniele Basso, rispettivamente presidente e segretario della commissione, sarebbero arrivati a redigere un documento falso. Il concorso in questione era quello bandito dal Comune di
Mondragone nel marzo 2022 per selezionare e assumere due funzionari della Polizia locale, categoria D, a tempo indeterminato. I tre, ognuno con il proprio ruolo, secondo la tesi degli inquirenti, avrebbero attestato circostanze mendaci con l’intento di estromettere una concorrente dalle prove concorsuali. L’atto incriminato sostiene che alle 8 e 43 le prove fossero già iniziate e che la donna, nonostante ciò, pretendesse di essere ammessa al concorso, arrivando oltre il tempo previsto. E quindi il presidente ne avrebbe dovuto dichiarare l’esclusione. Invece, ha ricostruito l’accusa, le prove non erano ancora iniziate ed era stata svolta solo la fase preliminare di identificazione dei candidati. Tale circostanza, presente negli atti dell’indagine condotta dai carabinieri del Reparto Territoriale di Mondragone e del Nucleo Investigativo di Caserta, ha portato i pm Maria Alessandra Pinto e Daniela Pannone a contestare a Bonuglia, Basso e Buttarelli il reato di falso ideologico. Una condotta che emerge in un quadro molto più ampio, che vede come protagonista sempre Bonuglia, destinatario, lunedì
mattina, di un provvedimento cautelare (arresti domiciliari) disposto – a seguito dell’interrogatorio preventivo – dal giudice Maria Pasqualina Gaudiano.
A Bonuglia vengono contestati anche i reati di falso, peculato, minacce e concussione. Uno dei temi dell’inchiesta riguarda la realizzazione di un alloggio abusivo che lo stesso Bonuglia avrebbe voluto costruire all’in- terno del comando dei vigili in via Duca degli Abruzzi: un epi- sodio che avrebbe poi contribuito a generare le altre presunte condotte illecite. I peculati, invece, riguarderebbero soprattutto l’uso indebito,
da parte di Bonuglia e di altri vigili urbani, delle auto del comando per fini non di servizio. Con Bonuglia sono state messe sotto inchiesta altre 22 persone (a piede libero). Tra loro anche l’ex sindaco Virgilio Pacifico, che risponde di concussione in merito a un controllo – ritenuto dai pm ritorsivo – negli uffici dell’Asl, e l’attuale vicesindaco Marco Pacifico, indagato per corruzione in concorso con l’imprenditore Francesco Verazzo e Bonuglia (in relazione all’affidamento per realizzare 6 attraversamenti pedonali). Gli indagati sono da ritenere innocenti fino a un’eventuale sentenza di condanna irrevocabile.