MONDRAGONE – Era pronto alla ‘guerra’: Oreste Lagnese, hanno ricostruito i carabinieri, voleva inserirsi nel mercato della droga sul Litorale controllato, tra i 2019 e il 2020, dai fratelli Vincenzo e Valerio Di Meo, nipoti del boss Giuseppe Fragnoli. E per riuscirci Lagnese aveva attivato autonomamente un canale a Napoli che gli avrebbe garantito ingenti quantitativi di narcotici da smerciare a Mondragone. Sapeva che percorrendo questa strada avrebbe rischiato di scontrarsi proprio con i Di Meo. E per non farsi trovare impreparato, per essere pronto a reagire, se avesse subito qualche ‘attacco’, era entrato, affermano i carabinieri, in trattativa con tale Ciro Volpicelli, partenopeo, per acquistare delle armi.
Lagnese in poco tempo, ritengono gli investigatori, era stato in grado di diventare il referente dello spaccio di droga in varie zone della città, approfittando anche dal vuoto lasciato dai Di Meo. Perché i fratelli, durante l’attività investigativa che ha fatto scattare giovedì scorso il blitz, erano stati arrestati dai carabinieri proprio per possesso e detenzione di droga.
Il presunto inserimento di Lagnese nel mondo degli stupefacenti è stato documentato nell’indagine, coordinata dalla Procura di S. Maria Capua Vetere, sfociata, quattro giorni fa, nelle 8 misure cautelari emesse dal giudice Orazio Rossi.
Sette sono finiti in cella. Si tratta dei germani Di Meo, del napoletano Carmine D’Amora, 33enne, di Fabio Orveto, 43enne, Raffaele Pagliuca, 29enne, Antonio Russo, 33enne, e Antonio Sciaudone, 35enne, tutti di Mondragone. Ai domiciliari Oreste Lagnese, 25enne. Gli arresti sono stati eseguiti dai carabinieri del Reparto di Mondragone, guidato dal tenente colonnello Steven Chenet. Sono indagati a piede libero, invece, Franco Gallo, 38enne, Pietro Imparato, 37enne, Andrea Russano, 34enne, Antonello Villoni, 41enne e Marco Degli Schiavi, 26enne, anche loro mondragonesi, e Sabrina Ambrosca, 21enne di Castelvolturno. Nel collegio difensivo gli avvocati Edmondo Caterino, Antonio Miraglia, Ferdinando Letizia, Luigi Iannettone e Luigi Mordacchini. Gli interrogatori di garanzia prenderanno il via domani.
Mondragone. Lagnese pronto alla ‘guerra’ con i Di Meo
Gli investigatori: voleva inserirsi nel mercato della droga e armarsi per lo scontro con i nipoti del boss