Mora sospeso da RetewebItalia per l’affare-champagne da 40mila euro

In foto Lele Mora

MILANOLele Mora è di nuovo al centro delle cronache, questa volta con il ruolo della vittima. L’ex agente dei vip si sarebbe recato nel campo nomadi di Chiesa Rossa, nella periferia di Milano, con 40mila euro in contanti per acquistare una partita di champagne, Dom Perignon e Cristal. Qui qualcuno lo avrebbe rapinato, portandogli via tutte le banconote.


Dall’affare borderline è nata un’indagine per estorsione

A fornire la somma sarebbe stato un pregiudicato, committente del business, che dopo l’aggressione avrebbe iniziato a tormentare il re dello showbiz per riavere indietro i soldi.

Nove mesi dopo, la vicenda, dai contorni fumosi, è costata a Mora la sospensione temporanea dall’incarico di direttore editoriale Retewebitalia.

Mora, che non ha mai denunciato alcuna rapina o estorsione ai suoi danni, ha raccontato di aver “mostrato i soldi, un uomo allora ci ha condotti all’interno della sua roulotte, ha finto di prendere delle bottiglie di champagne e mi ha strappato dalle mani il borsello con il denaro.

Subito hanno fatto irruzione tante donne, all’improvviso urlavano: ‘Via, via c’è la polizia’, udivamo colpi di arma da fuoco, sono intervenuti altri uomini di corsa. Ci hanno malmenato e poi tutti insieme, a spintoni, ci hanno cacciato via dal campo”.

Ma le famiglie residenti in Chiesa Rossa respingono ogni accusa di coinvolgimento. Anzi, per il rappresentante della Consulta rom e sinti, Toni Deragna, che abita nel campo, l’episodio non sarebbe nemmeno avvenuto: “E’ una menzogna – ha affermato convinto -. Mora è un personaggio in ascesa, prendersela con gli zingari va di moda, è un modo per avere notorietà, magari un posto fisso nei salotti tv. Chissà chi e come si è mangiato quei soldi“. A riprova di ciò emergerebbero discrepanze nella descrizione del campo fornita da Mora: “In Chiesa Rossa viviamo tutti in villette, non ci sono roulotte“, ha spiegato Deragna.


Sulla presunta rapina è intervenuto anche il ministro dell’Interno, Matteo Salvini

Andare con 40mila euro in un campo rom ed essere derubati… Che cosa inaspettata“, ha scritto sui social, provocando la reazione della comunità romanì. “40mila euro è la cifra che potrebbe essere rubata dai rom, ma i milioni di euro rubati agli italiani dalla Lega sono 49“, è la risposta piccata dell’attrice Dijana Pavlovic, portavoce dell’Alleanza Romanì.

Le dà manforte Paolo Cagna Nichi, presidente dell’associazione ‘Upre Roma’: “Non siamo al bar, un vicepremier dovrebbe esprimersi diversamente. Il suo è un accanimento contro i rom e in particolare il campo di Chiesa Rossa, dove non è mai riuscito a fare campagna elettorale come avrebbe voluto. Lele Mora si è fatto abbindolare da un amico pregiudicato, e sarebbe finito nei guai indifferentemente dal luogo in cui si trovava“. Non sono però le polemiche a chiudere il giallo del cash scomparso: la procura di Milano continua a indagare. (LaPresse)

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