Roma, 16 mar. (LaPresse) – “Il ricordo di quello che è avvenuto in via Fani 40 anni fa è nitido in noi che quei tempi li abbiamo vissuti. Il rapimento del presidente della Democrazia cristiana e l’uccisione dei cinque uomini della scorta per mano di un commando di terroristi sono immagini di una pagina terribile della storia del nostro Paese che rimane indelebile nella nostra memoria. Ma ancora più indelebili rimangono la figura e la lezione di Aldo Moro, eccelso statista, uomo di valori democratici, di inestimabili serietà e apertura. Oggi, a 40 anni di distanza, abbiamo il dovere di mantenere vivo il suo ricordo e quello dei fatti che lo hanno visto protagonista: le nuove generazioni devono conoscere la storia di chi ha lottato a costo della vita per costruire un Paese di diritti e di partecipazione democratica”. Così la Ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Valeria Fedeli.
“La sua vita è stata tutta orientata a garantire una tenuta democratica al nostro Paese: da professore universitario, da componente della Commissione dei Settantacinque che aveva il compito di redigere il testo costituzionale, da uomo di governo. È a lui che, da Ministro della Pubblica Istruzione, dobbiamo l’introduzione dell’Educazione civica come materia d’insegnamento nelle scuole. È a lui che dobbiamo il tentativo – a dispetto delle resistenze esterne e interne al suo partito – di costruire un’esperienza di governo che si giovasse del contributo del PCI con l’obiettivo di imprimere una nuova spinta riformista al Paese. L’uomo del Compromesso storico fu rapito mentre si stava recando in Parlamento dove si votava la fiducia al primo governo con il sostegno dei comunisti. Cinquantacinque giorni dopo il suo corpo verrà ritrovato nel portabagagli di un’auto in via Caetani a Roma. Ma la sua lezione è viva ancora oggi, i valori per cui si è battuto sono a fondamento della vita civile e sociale del nostro Paese. Lavoriamo per continuare a dare loro forza, per rinnovarli e per trasmetterli alle nostre giovani e ai nostri giovani affinché li riconoscano e non li disperdano”, ha concluso la Ministra.