ESSEX – È morto a 49 anni Keith Flint, cantante della band di musica elettronica dei Prodigy. E’ stato trovato morto nella sua casa di Dunmow, nell’Essex dove da tempo si era trasferito.
Ancora nessuna certezza sulle cause di un decesso sul quale comunque la polizia ha voluto intanto spegnere ogni eventuale polemica.
La tesi della polizia
In un comunicato diffuso dalle forze dell’ordine, infatti, si legge che la morte del cantante “non è al momento trattata come sospetta”. È stato il simbolo della band che negli anni ‘90 ha rivoluzionato la musica internazionale, con i suoi capelli colorati e dalle discutibili acconciature è stato un personaggio dentro e fuori dal palco.
La nascita della band e la sua passione per le moto
Flint era nato a Londra nel 1969 e a metà degli anni Settanta si era trasferito nell’Essex dove, dopo aver conosciuto Howlett, fondò nel 1990 i Prodigy. Un gruppo che di lì a poco sarebbe diventato l’icona della musica elettronica e di quei ‘rave party’ che iniziarono a diffondersi e che spesso sono associati a immagini tutt’altro che positive di alcool e droga. Fu però quello soltanto l’inizio della carriera dei Prodigy capaci con l’album ‘The Fat of The Land’ del 1997 con successi del calibro di ‘Breathe’, ‘Smack My Bitch Up’ e ‘Firestarter’ di spiccare il volo: il disco, considerato ancora oggi tra i top del genere elettronico, riuscì a vendere dieci milioni di copie consegnando i Prodigy nel gotha della musica mondiale.
E Flint, in tutto questo, passò in un attimo dall’essere considerato il ballerino del gruppo a cantante solista, scelta presa dalla band dopo che lo stesso aveva iniziato quasi per caso a cantare abbandonando i ‘passi di danza’. La sua stravaganza lo aveva recentemente portato ad acquisire un team motociclistico, il ‘Team Traction Control’ di cui era anche manager e con il quale aveva vinto anche alcuni premi.