MOSCA – “Zelensky e Putin soli a colloquio? Non funziona così”. Lo ha detto il primo vice dell’inviato russo alle Nazioni Unite.Dmitry Polyansky, secondo il quale “la disponibilità del presidente ucraino Vladimir Zelensky a incontrare solo il presidente russo Vladimir Putin per la continuazione del processo negoziale è un semplice tentativo di public relation. Le persone che non sono esperte – ha poi aggiunto – non capiscono che i colloqui al vertice devono essere preparati a fondo e l’ordine del giorno deve essere concordato da entrambe le parti, altrimenti non c’è bisogno di parlare. Non siamo stati noi a bloccare i colloqui. Alcuni contatti sono in fase di attuazione e ci aspettiamo in un certo senso risposte dagli ucraini alle proposte formulate qualche tempo fa”.
Le difficoltà
Allo stato attuale mancano le condizioni di una negoziane per la pace tra Russia e Ucraina “sulla base di cessioni territoriali o di altre soluzioni che consentano al presidente russo, Vladimir Putin di salvare la faccia”. A dichiararlo l’ambasciatrice dell’Ucraina negli Stati Uniti, Oksana Markarova che ha poi sottolineato: “La pace a tutti i costi non è nell’interesse di nessuno, perché non è possibile. Si può vincere e vivere pacificamente nel proprio Paese, o morire, e non importa se si muore rapidamente sotto i proiettili, oppure lentamente, sotto occupazione e tortura”.
La ricostruzione
Markarova ha poi invitato la comunità internazionale “a riservare all’Ucraina un piano di ricostruzione sulla base di quello che consentì all’Europa di risollevarsi dopo la Seconda guerra mondiale”. Ad oggi la guerra tra i due Paesi “ha causato la distruzione di un gran numero di infrastrutture civili ucraine, inclusi 12 aeroporti, 295 ponti, 591 asili, 574 strutture mediche, 108 luoghi di culto e 179 edifici culturali. Sfortunatamente, questi numeri – ha concluso – continueranno a crescere sino a quando la Russia sarà sconfitta” fino a quando “l’Ucraina potrebbe diventare una nuova Germania”.
Alto costo di vite umane
Il presidente ucraino Zelensky ha dichiarato che “la riconquista militare della Crimea da parte di Kiev sarebbe possibile solo al prezzo di enormi perdite umane: potrebbe portare alla morte di centinaia di migliaia di soldati ucraini”. Intanto pare stia prendendo in esame il paino di pace presentato all’Onu dall’Italia. Ma ad oggi non si registrano commenti a tal proposito.