Moscovici ‘preoccupato’ per il futuro dell’Europa: “Può essere sovvertita dai populisti come Salvini, Orban e Le Pen”

Il commissario europeo per gli Affari economici ha definito il governo italiano "euroscettico e xenofobo"

AFP photo / Emmanuel Dunand in foto Pierre Moscovici

ROMA – Pierre Moscovici torna a sciorinare la sua poca stima nei confronti del governo italiano. Anzi, secondo il commissario europeo per gli Affari economici, “per la prima volta nella storia dell’Europa, la sua esistenza è minacciata: può implodere o essere sovvertita da responsabili di estrema destra, Matteo Salvini, Marine Le Pen o Viktor Orban”. Moscovici, mai tenero nei confronti del giovanissimo esecutivo giallo-verde, si è scagliato ancora contro Luigi Di Maio e Matteo Salvini.

La curiosa lista di Moscovici: da Orbani a Salvini, tutti i “populisti che possono sovvertire l’Europa”. 

Ieri, a Parigi, il commissario aveva definito il governo italiano come “euroscettico e xenofobo”. In un’intervista rilasciata a Le Monde, poi, Moscovici ha rincarato la dose parlando di un’Europa a un bivio: “Se non facciamo niente, gli Orban, i Salvini, i Kaczyinski, i Le Pen disegneranno un’Europa dove la giustizia e la stampa saranno sotto controllo, gli stranieri stigmatizzati, le minoranze minacciate”.

“Populisti per gli uni, nazionalisti per gli altri – ha sostenuto Moscovici. – Tutti questi leader di estrema destra sono per me i nemici delle democrazie aperte e liberali che abbiamo costruito dal 1945 per garantire la pace“.

Poi, riferendosi espressamente al governo italiano, il francese ha quasi detto di Di Maio e Salvini che “sono figli delle diseguaglianze e delle divergenze, il che non giustifica i loro eccessi”. Auspicando, infine, la costituzione “un blocco solido di forze di sinistra pro-europee e progressiste in un Europa popolare, con più trasparenza democratica”.

Il premier Conte risponde a tono: “Inviterei a riflettere che se abbiamo un problema è il distacco tra le istituzioni e le genti”

Come ormai d’abitudine, le reazioni dall’Italia sono state pungenti. Sulla scelta annunciata da Moscovici di non candidarsi alle Europee a capo del Partito socialista, l’eurodeputato del M5S Fabio Massimo Castaldo ha commentato: “E’ davvero un peccato che abbia deciso di non candidarsi. Ci saremmo confrontati con piacere con lei sul vero cambiamento che i cittadini chiedono all’Ue. Per caso ha paura del loro giudizio sul vostro operato e sulle sue parole? Ne ha ben donde”. Il premier Giuseppe Conte, invece, ha respinto al mittente l’accusa di xenofobia. “Inviterei le istituzioni europee a considerare che se oggi abbiamo un problema in Europa è il distacco tra le istituzioni e le genti europee. Le istituzioni europee dovrebbero essere più populiste”, ha concluso il presidente del Consiglio.

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