TORNO – Enea Bastianini ci ha preso gusto. Dopo il Qatar, il riminese fa la voce grossa anche ad Austin, trionfando in una corsa condotta in maniera intelligente, affondando il colpo al momento giusto. Il pilota del team Gresini, sempre a ridosso dei primi posti, ha lasciato sfogare per tre quarti di gara Jack Miller e Jorge Martin per poi mettere la freccia e imporsi in solitaria. Un successo che permette a Enea di riportarsi in testa a un Mondiale che non conosce padroni: Bastianini sale a 61 punti, a +5 su Alex Rins e a +11 su Aleix Espargaro, appena fuori dalla top ten con l’Aprilia.
La ‘Bestia’ ha preceduto la Suzuki di Rins e la Ducati di Miller, protagonisti nel finale di un duello intensissimo. Francesco Bagnaia si è piazzato quinto con l’altra Ducati ufficiale, subito davanti a Marc Marquez. Il campione della Honda Hrc ha corso alla vecchia maniera, mostrando di essersi messo alle spalle i dubbi legati alla diplopia, disturbo che gli ha fatto saltare i Gp di Indonesia e Argentina. Dopo esser sprofondato in ultima posizione alla partenza a causa di un problema tecnico, lo spagnolo è stato capace di risalire fino al sesto posto a suon di sorpassi e giri record. Vincendo il corpo a corpo con il campione del mondo in carica Fabio Quartararo, solo settimo su una Yamaha che ha pagato dazio in termini di velocità di punta.
“E’ una giornata strepitosa, la prima parte della gara è stata davvero dura. Miller ha imposto un passo molto molto veloce. Poi verso metà gara ho visto che Rins era vicino, a quel punt mi sono detto ‘questo è il momento di spingere’ e ho spinto tantissimo, fino in fondo. E’ incredibile vincere in America, su una pista fantastica e con gente fantastica”, esulta Bastianini, che sul podio ha alzato il trofeo del Gp delle Americhe e, capello da cowboy addosso, ha deciso di festeggiare andando “a farmi un hamburger”.
Al titolo mondiale, per ora, non ci pensa. “La vivo come ex rookie – ha aggiunto a Sky Sport – Cerco di imparare guardando la mia guida, anche in gara. Ancora mi manca qualcosa, sicuramente ho un punto forte che è quello dell’ingresso in curva. Secondo me possiamo essere competitivi un po’ ovunque”. Raggiante anche Rins, che ha dedicato il podio “all’Ucraina e a tutte le persone che soffrono. Dal Covid a tutto il resto”. Dopo esser stato in testa per gran parte della corsa invece Jack Miller prova “sensazioni a metà”. “Credo di aver fatto una bella gara, non penso di potermi rimproverare molto – ha ammesso l’australiano – Ho cercato di guidare bene, ho provato a riavvicinarmi ad Alex verso la fine ma più di così non si poteva fare”.(LaPresse)