MotoGp, Marquez è tornato: trionfo in solitaria al Sachsenring

Il 'cannibale' di Cervera è tornato con la sua aggressiva voracità. Dopo 17 mesi di digiuno, fratture, operazioni, pandemie e tanti dubbi sul suo futuro

Foto Jorge Guerrero / AFP in foto Marc Marquez

ROMA – Il ‘cannibale’ di Cervera è tornato con la sua aggressiva voracità. Dopo 17 mesi di digiuno, fratture, operazioni, pandemie e tanti dubbi sul suo futuro, che avevano messo in bilico anche le sue stesse certezze, Marc Marquez trionfa alla sua maniera e si riappropria della sua gloria dominando il Gp di Germania, sul circuito del Sachsenring che lo ha visto trionfare per l’undicesima volta consecutiva, l’ottava in MotoGp. Un record (eguagliato un mito come Giacomo Agostini) che solo un fuoriclasse dalla volontà di ferro, tenace e testardo, è capace di regalare agli appassionati di motociclismo che ritrovano un eroe che sembrava dimenticato. Approfittando di una partenza lenta di Quartararo rimasto fuori con la sua Yamaha dalla bagarre, e sfruttando una leggera pioggerellina nel primo quarto di gara che ha esaltato le sue esemplari doti di maneggevolezza anche in condizioni al limite, lo spagnolo ha ritrovato la gioia del successo sotto il cielo plumbeo tedesco mai così splendente per la Honda, tornata a brillare con il suo antico ‘cavaliere’.

Per Marquez, arrivato sul traguardo in lacrime per la commozione, ci voleva la sua pista ideale, il suo feudo dove si impone dal 2013, per rilanciarlo e mandare un messaggio agli avversari. Marquez c’è, è più vivo che mai e da adesso in poi si dovrà fare i conti anche con lui. Magari adesso è troppo tardi per sognare scalate in classifica e andare oltre, ma quello visto sulla pista tedesca sembra il pilota ‘travolgente’ che nel 2019 aveva spento gli entusiasmi di ogni avversario dominando su quasi tutte le piste.

“E’ stato uno dei periodi più importanti e difficili della mia carriera, oggi sapevo che era una grande opportunità, non era facile dal punto di vista mentale, ma mi sono detto di provarci”, ha dichiarato il campione spagnolo. Marquez, che torna a vedere un accecante spiraglio di luce dopo un anno da incubo iniziato con l’incidente di Jerez de la Frontera nel luglio 2020, ha mostrato anche una buona tenuta fisica. Andato via dopo una manciata di giri ha preso il largo e retto il ritorno di Miguel Oliveira, lanciatissimo con una sempre più competitiva Ktm. “C’erano poche possibilità di vittoria, ma quando ho visto qualche goccia di pioggia ho pensato che poteva essere la mia gara. Ho spinto ancora di più, preso dei rischi e nella seconda parte di gara è strato difficile concentrarsi con Oliveira sempre dietro e con tutti i ricordi nella testa. Ce l’abbiamo fatta e ce la faremo ancora”, ha aggiunto lanciando messaggi precisi ai rivali. Sul podio il leader del mondiale, Fabio Quartararo, che ha salvato la domenica nera delle Yamaha alla luce delle gare incolori di Morbidelli e Vinales finiti in fondo al gruppo.

Pomeriggio non brillante anche per le Ducati. Bagnaia si è difeso come ha potuto conquistando nel finale, con una splendida rimonta, un prezioso quinto posto davanti al compagno Jack Miller. Il pilota italiano deve rammaricarsi per le qualifiche estremamente deficitarie, nonché di una partenza tutt’altro che brillante. E non è bastato viaggiare più veloce della concorrenza nella seconda parte di gara per puntare al podio. Ottava la Ducati Pramac di Zarco che ora ha un distacco di 22 punti da Quartararo in classifica generale. Per Valentino Rossi un quattordicesimo posto senza troppa gloria. Quella al Sachsenring è solo per Marquez, il ‘cannibale’ ritrovato.

(LaPresse)

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