MotoGp, Rossi: Dovizioso supervincente, Buffon deve continuare

AFP PHOTO / Mohd RASFAN

Milano, 29 mar. (LaPresse) – “Non ho mai avuto alcun problema con Dovizioso, che è sempre stato uno molto corretto. Ma ci conoscevamo poco, quindi è vero. Lui è un pilota serio e, secondo me, siamo anche molto simili”. In una lunga intervista rilasciata a ‘La Gazzetta dello Sport’ Valentino Rossi ha parlato del suo rapporto con il pilota della Ducati, vincitore del primo Gran Premio stagionale in Qatar. “Quel che mi è piaciuto davvero tanto di Dovi è stata la sua grinta e voglia di non mollare mai. Prima del Mugello 2017 aveva fatto non so quanti anni in MotoGP e sembrava fosse un pilota che non riusciva a vincere – ha proseguito – E questa è una cosa che ti schianta psicologicamente. Invece non ha mollato e a 31 anni è diventato un supervincente”. In vista del prossimo appuntamento in Argentina il ‘Dottore’ si aspetta “di essere veloce, nel 2017 è stata la gara migliore per Yamaha e ora siamo più competitivi. Anche se Ducati e Honda sono cresciute tanto – ha proseguito – Per me i piloti da battere ora sono Dovizioso e Marquez. Quasi più Dovizioso, ma li metto sullo stesso piano perché Marquez ha la capacità di andare forte sempre. Io sinceramente sono un pochino ‘preoccupato’. Molto contento della prima gara, ma non siamo ancora al loro livello. Arriveranno piste dove si soffre il grip al posteriore, dove noi saremo inferiori e si dovrà faticare. Ma spero, e credo anche, che con la versione 2018 dove soffriremo, lo faremo meno”.

Milano, 29 mar. (LaPresse) – Rossi ha 38 anni, uno in meno di Gianluigi Buffon, che potrebbe appendere i guantoni al chiodo a fine stagione. Non però secondo il pilota di Tavullia. “Deve continuare assolutamente. Se ha voglia. Penso che lui lo sappia se può essere ancora al top – ha evidenziato – Le critiche per il suo ritorno in Nazionale? Secondo me dà più gusto ed è più facile dire che uno è finito, invece di riconoscere come abbia le palle e sia ancora lì a provarci. Ci sono due tipi di persone: quelli che apprezzano se un altro è un grande, e godono un po’ anche loro. E quelli invidiosi, che riflettono la propria piccolezza sugli altri. In Italia va di moda farlo”. Il pilota della Yamaha ha parlato anche di Formula 1 e in particolare del paragone con Hamilton. “Come persona lo vedo molto diverso, gli piacciono cose che a me non esaltano e viceversa. Fa molto parlare di sé però, come al solito, nello sport sono i risultati che contano: se si fa un selfie prima di salire in moto o va a 12 sfilate con le modelle più belle del mondo, ma poi sale in macchina e vince, tanto di cappello – ha concluso Rossi – E’ il favorito per il Mondiale? Sì. La Ferrari sembra competitiva, ma ho paura che la Mercedes abbia qualcosa in più”.

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