MILANO – Sono ore da incubo per il Milan e per tutto il mondo rossonero. L’eliminazione alla fase a gironi dell’Europa League era un’eventualità che neanche il più pessimista dei tifosi, probabilmente, avrebbe immaginato. Eppure, la squadra di Gattuso è crollata sul campo dell’Olympiacos dicendo addio alla competizione già a dicembre. E stamattina, tra l’altro, è arrivata la temuta sentenza da parte della Uefa.
La Uefa bracca il Milan per il mancato rispetto del Fair play finanziario, ‘prelevati’ 12 milioni di euro dalle casse rossonere
La Cfcb, organo di controllo finanziario dei club dell’Uefa, ha infatti annunciato i provvedimenti adottati per il mancato rispetto del Fair play finanziario nel triennio 2014-2017. Non ci sono andati giù pesanti, ma nemmeno troppo leggeri. L’effetto immediato è un -12 alla voce ‘milioni incassati dalla partecipazione in Europa League’ appena salutata. Una botta non di poco conto, considerando che la sorella minore della Champions garantisce introiti molto inferiori rispetto alla vecchia Coppa dei campioni. Una sanzione che senza dubbio andrà ad incidere anche sulle strategie per il mercato di riparazione, considerando la notevole riduzione della possibilità di spesa.
Occhio al bilancio al 30 giugno 21, se non ci sarà pareggio il Diavolo squalificato per due anni da tutte le competizioni europee
Dalle super-multa agli avvertimenti. Per le competizioni Uefa 2019-2020 e 2020-2021 alle quali il Milan eventualmente parteciperà, la rosa non potrà essere superiore ai 21 elementi. Inoltre, ed è probabilmente questa la misura sulla quale bisognerà prestare maggiore attenzione, se la società non dovesse rispettare il pareggio di bilancio al 30 giugno 2021, la squadra sarà automaticamente esclusa da tutte le competizioni continentali per le stagioni 2022-2023 e 2023-2024. Una bella gatta da pelare per un club che non può accontentarsi – per ciò che dice la sua storia – soltanto di partecipare ma che dovrà rispettare una serie di vincoli che potrebbero imbrigliarlo per molto tempo ancora.
