Muore incastrato in un macchinario per la macina a soli 20 anni, ennesima tragedia sul lavoro

La vittima, Raffaele Vergara
La vittima, Raffaele Vergara

Questa mattina, a Frattamaggiore (NA), presso il consorzio industriale della ditta Delifood situata in via Sossio Russo 54, che si occupa della vendita all’ingrosso di prodotti per la lavorazione delle carni, è accaduta una terribile tragedia. Un operaio, infatti, è rimasto incastrato all’interno di un macchinario utilizzato per la macina, decedendo sul colpo. Si tratta di un ragazzo di soli 20 anni, Raffaele Vergara. Sul posto il Pm di turno della procura della Repubblica di Napoli Nord, i Carabinieri del Nil di Napoli, i Carabinieri del nucleo investigativo e il personale dell’Asl Napoli 2 Nord. Le indagini sono ancora in corso.

Raffaele era un calciatore del Virtus Afragola Soccer, con il ruolo di esterno, e il 2 luglio scorso la società aveva annunciato la sua riconferma per la prossima stagione. Il ragazzo aveva anche espresso più volte sui suoi profili social dolore e cordoglio per la scomparsa di un altro giovane napoletano di nome Antonio Crispino, morto il 5 luglio scorso in un incidente stradale sulla provinciale Caivano-Aversa, nel territorio di Orta di Atella (CE).

Si tratta dell’ennesima morte sul lavoro, che sempre più frequentemente coinvolge ragazzi molto giovani che vengono esposti a molteplici pericoli, come maneggiare macchinari rischiosi. Nel mondo si verificano due milioni di omicidi sul lavoro ogni anno, 12mila dei quali vedono come vittime dei bambini. L’Italia è uno dei paesi con più alto numero di morti sul lavoro in Europa: circa mille persone ogni anno, alcuni con contratto, molti “in nero”. Un motivo di vergogna per le aziende, che pongono sempre meno l’attenzione sulla sicurezza dei dipendenti, e per le istituzioni, che non sorvegliano responsabilmente i sistemi di produzione industriale.

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