MADDALONI – Un muro alto sei metri pericolante rischia di crollare e cadere sulla strada e sul marciapiede in via Caudina: il Comune non interviene anche perché pare che la struttura sia di proprietà privata e i cittadini chiedono ai vigili di segnalare il caso all’ufficio tecnico comunale. Sul caso è intervenuto anche in qualità di amministratore anche il consigliere comunale Antonio Iaculo. “Mi rendo partecipe alla segnalazione di alcuni cittadini che ci fanno notare in foto la pericolosità della spaccatura, sarà anche nostra cura segnalare all’ufficio di competenza un supporto nell’immediato per la messa in sicurezza” ha affermato. Poi Iaculo ha aggiunto: “Anche se i social in alcuni casi non hanno valore istituzionale può risultare idoneo evidenziare gravi inosservanze, ciò nonostante ritengo opportuno che ogni cittadino è indispensabile quando ci sono stati di allerta che mettano in pericolo tutti. Se vogliamo migliorare dobbiamo essere attuativi ed agire, il mio impegno è quello di tutti noi consiglieri che amano la città e vogliono difenderla e custodirla gelosamente, grazie per la segnalazione” ha poi concluso.
“Questo muro andrebbe messo in sicurezza visto che sotto ci passano auto e mezzi di trasporto” ha invece sostenuto un residente in quella zona della città. In realtà quello di via Caudina non è l’unico caso di strutture pericolanti esistenti in città, spesso di proprietà privata su cui il Comune ha maggiori difficoltà ad intervenire. La prassi prevede che il Comune ordini al proprietario di eseguire i necessari interventi per la messa in sicurezza. Se la struttura decade spesso significa che non è abitata e manutentata e i proprietari continuano a non eseguire gli interventi stessi.
Il Comune allora ordina nuovamente la messa in sicurezza minacciando di agire d’ufficio a adanno per quanto riguarda i costi del proprietario. Ma capita sovente che il Municipio no interviene perché non ha i fondi disponibili per pagare la ditta che esegue i lavori e poi rivalersi sui privati. Insomma alla fine spesso tutto resta come prima e i periodo più rischiosi per strutture del genere sono quelli invernali quando le mura si inzuppano di acqua.
© RIPRODUZIONE RISERVATA