NAPOLI – Il Pd e Vincenzo De Luca difficilmente potranno sciogliere il loro rapporto alle prossime Regionali. Ne parla con “Cronache” la consigliera regionale indipendente Maria Muscarà.
Come si regolerà alle elezioni regionali? Da tempo sta operando d’intesa con Salvatore Ronghi: presenterete una lista vostra o vi candiderete altrove?
“Sto cercando di capire in questi mesi e lo capirò meglio ancora quando saranno ben definite destra e sinistra, perché purtroppo al legge elettorale non lascia spazio a piccoli partiti e movimenti. Sto lavorando con Salvatore Ronghi e devo dire che pur provenendo da mondi completamente diversi, ci ha unito la passione per le tematiche legate alla difesa della nostra terra. Non un Sud sbandierato a favore di telecamere, ma una rinascita. Fra noi due c’è collaborazione ad esempio nella difesa del patrimonio artistico, culturale, artigianale di Napoli: bisogna riprendere quel senso di identità territoriale che dovrebbe essere la nostra bandiera. Purtroppo c’è molto protagonismo intorno alle tematiche del Sud, ma non un impegno serio”.
Da consigliera indipendente, cosa le sembra delle manovre di centrosinistra e centrodestra in vista delle Regionali?
“Le manovre del centrosinistra sono davvero imbarazzanti: c’è un’accozzaglia di personaggi che adesso stanno cercando di ricollocarsi. Se andiamo a controllare, quanti consiglieri hanno veramente un loro lavoro al quale tornare? Il problema è legato soltanto alla tasca, quindi li vedi che fluttuano da una parte all’altra. Quello che hanno seminato in questi anni non porta al bene comune, alla qualità della vita, a un miglioramento, ma ai loro interessi di parrocchia. Il Pd senza De Luca è perso: forse in altre regioni è diverso, è un partito forte con valori di sinistra, ma il Pd campano e napoletano è il livello più basso di impegno politico di Campania che io abbia vissuto in questi anni. Questo vale sia in consiglio regionale che, peggio ancora, nel laboratorio Pd-5 Stelle che il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi ci ha regalato. D’altra parte, il Pd senza De Luca non è nulla e non lo può abbandonare, dopo averlo accompagnato per 10 anni, così come hanno fatto i Verdi e le altre componenti di sinistra che lo hanno appoggiato”.
Sul Piano di rientro della sanità la Regione incassa la bocciatura da Roma, ma intanto Forza Italia soccorre De Luca e sollecita il governo a sbloccare la situazione. Cosa bisogna fare secondo lei?
“I parametri del Piano sono tecnici, ma non abbiamo neppure bisogno di questi indicatori: che la sanità campana sia in condizioni penose ce ne accorgiamo ogni volta che ci scontriamo con la sua assoluta inefficienza. Non so se Forza Italia stia sollecitando il governo, ma la situazione della sanità non si sbloccherà in questo modo, ma soltanto con una gestione non sprecona e ben organizzata”.
Dopo la sentenza della Corte europea dei diritti umani sulla Terra dei fuochi le sembra che si stia andando nella direzione giusta?
“La sentenza Cedu ci dà 2 anni per intervenire, ma semplicemente non vedo quale direzione sia stata intrapresa. Negli anni scorsi ricordo azioni contro la Terra dei fuochi e per invocare una gestione del rifiuti che ancora non c’è. Eppure c’è la legge del 2016 nella quale si parlava di azioni per contrastare la Terra dei fuochi che non sono state portate a termine. Ho presentato in consiglio regionale un ordine del giorno che è stato rinviato, perché i consiglieri trovano il tempo solo per le loro faccende”.
Sull’aeroporto di Grazzanise nulla si muove e intanto arrivano dati sempre più allarmanti sull’inquinamento causato da Capodichino. Se ne tornerà soltanto a parlare in vista delle elezioni (come accade regolarmente) o c’è l’occasione per svoltare?
“L’allora ministro Toninelli cancellò Grazzanise dal piano aeroportuale a favore di Pontecagnano. Lui disse che l’idea era puntare sullo scalo salernitano, così oggi abbiamo un aeroporto che se fa 10 voli al giorno è grasso che cola. Capodichino ha reso interi quartieri di Napoli invivibili, con un inquinamento che non viene riconosciuto. Sicuramente se ne parlerà in campagna elettorale ma spero che finalmente gli elettori si sveglino e chiedano ai politici cosa hanno fatto”.