PARIGI – Il rapper americano Chris Brown, ex fidanzato di Rihanna, non è comparso in tribunale a Parigi, dove era stato convocato per un faccia a faccia con una donna francese che lo ha accusato di stupro. La ragazza, 24 anni, ha riferito che Brown insieme alla sua guardia del corpo e ad un amico che l’hanno aggredita nel lussuoso hotel Mandarin Oriental la notte del 15 gennaio scorso. Brown e gli altri due sono stati rilasciati senza accuse formali dopo essere stati trattenuti per essere interrogati per stupro aggravato e reato connessi alla droga. La donna, però, ha ribadito le accuse e la polizia ha convocato Brown per un confronto con la sua accusatrice.
Il caso
Gloria Allred, l’avvocato americano per i diritti delle donne che rappresenta la 24enne, ha definito uno “scandalo” la decisione di Brown di non presentarsi all’incontro. “Perché non è venuto? Pensa di essere al di sopra della legge francese? Pensa che il sistema di giustizia penale francese sia uno scherzo?”, ha detto ai giornalisti fuori dal tribunale. Allred si è già occupata di una serie di casi di alto profilo, come quelli di alcune donne che hanno rivolto accuse di abuso nei confronti di R. Kelly. Ha anche rappresentato un’altra donna che ha affermato di essere stata aggredita sessualmente a casa di Brown durante una festa nel 2017. “Ha saputo che stavo venendo a Parigi per sostenere il mio cliente? Aveva paura di me? E questa è la ragione per cui ha scelto di non presentarsi?”, ha aggiunto la legale.
L’accaduto
L’accusatrice, della quale non è mai stato rivelato il nome, ha raccontato alla polizia di avere incontrato il rapper in una discoteca vicino agli Champs-Elysees. Poi ha accettato di tornare con lui in albergo, che si trova su Rue du Faubourg Saint-Honore. Gli avvocati del cantante, in passato vincitore del Grammy, hanno dichiarato l’innocenza del loro cliente e annunciato di voler prendere in considerazione una causa per diffamazione.
I precedenti
Per Brown non si tratta del primo problema con la giustizia. Infatti il rapper è già noto per essere stato condannato nel 2009 dopo avere picchiato Rihanna, all’epoca la sua ragazza, che ha dovuto rinunciare a presenziare ai Grammy Awards a causa delle ferite riportate.
LaPresse