MILANO – Alessio Pascucci, sindaco di Cerveteri, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta” su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano, riguardo le polemiche sui volontari impiegati per ripulire la spiaggia dopo il Jova Beach Party, il tour di Jovanotti che domani toccherà la spiaggia di Cerveteri. “Questa polemica mi sembra da imbecilli – ha affermato Pascucci -. C’è stato un errore di comunicazione, in parte imputabile a Cerveteri. La grafica di zio Sam l’abbiamo fatta noi a Cerveteri, quando abbiamo capito che veniva mal interpretata l’abbiamo cambiata. Non viene sfruttato nessuno.
C’è un’associazione di volontariato e il Wwf che collaborano al Jova Beach Party, ci sono volontari della protezione civile. La gestione dei rifiuti è pagata dalle società a persone che hanno regolare contratto. Inoltre la produzione di Jovanotti ha pensato che per dare informazioni utili alla raccolta differenziata potevano dare una mano ragazzi che magari non potevano permettersi biglietto e volevano vedere il concerto”.
Il sindaco di Cerveteri ha poi aggiunto: “Peraltro, come tutti gli eventi speciali, la produzione di Jovanotti pagherà una Tari straordinaria. Quindi sono pagati tutti per lavorare, questa è una chance che si dà a quei ragazzi che vogliono dare una mano e le richieste sono state tantissime. Quando ci sono state le Olimpiadi invernali di Torino tantissimi miei conoscenti andarono da volontari per poter vedere l’evento. Non sono sfruttati, è una buona trovata. Però alcuni hanno capito che se commentano Jovanotti vanno sulle prime pagine dei giornali, altrimenti non se li fila nessuno. I volontari saranno al concerto lo stesso tempo di quelli che arriveranno per primi domani al concerto, a partire dalle 13.
Il primo cittadino si difende
Tutti hanno fatto polemica, ma nessuno ha intervistato uno di questi ragazzi che vanno a fare i volontari, per sapere cosa ne pensano. Se da giovane mi avessero dato la chance di poter entrare senza biglietto al concerto di Roger Waters al Flaminio ci sarei andato di corsa. A Cerveteri questo concerto ha portato un indotto economico incalcolabile. C’è tutto esaurito negli alberghi e nei residence nei giorni precedenti al concerto. Molte persone non sanno che a Cerveteri c’è il mare, l’hanno scoperto grazie a questo concerto. Noi siamo l’unica amministrazione d’Italia che non ha speso soldi per il concerto, la produzione ha fatto opere funzionali al concerto per 50mila euro che rimarranno alla città, ci siamo sistemati un pezzo di litorale sfruttando questo concerto.
Polemica su rumore che andrebbe a impattare su ecosistema? Il concerto sta a 900 metri dalla palude, con il palco orientato alle spalle della palude. La musica non va indietro quindi dalla palude non si sentirà neanche una nota, non ci saranno vibrazioni di ritorno. Abbiamo fatto un sopralluogo con la Lipu, ci siamo fatti fare delle prescrizioni e le abbiamo rispettate. Non ci sono pericoli, ci sono fake news, ad esempio è circolata la voce che stavamo costruendo un eliporto per questo concerto. Abbiamo faticato tantissimo per disincentivare la gente a venire in macchina al concerto, abbiamo istituito treni fino a tarda notte. Quindi invitiamo tutti quelli che arrivano da sud a non venire in macchina”.
(LaPresse)