Port Louis (LaPresse/AFP) – La musica reggae, il cui groove ha trovato la fama mondiale grazie a Bob Marley, ha conquistato un posto nella lista dei tesori culturali globali delle Nazioni Unite. L’Unesco ha infatti aggiunto il genere musicale originario della Giamaica alla sua lista di patrimoni mondiali immateriali dell’umanità, ritenuto quindi degno di protezione e promozione.
A Hollywood in lavorazione un biopic su Bob Marley
La storia di Bob Marley, la superstar giamaicana che nella sua breve vita ha portato il reggae nel mainstream globale, è destinato a diventare un film biografico prodotto e realizzato a Hollywood. Lo ha confermato un dirigente della Paramount Pictures. Aggiungendo che lo studio sta pensando a un film sulla vita di Marley, morto nel 1981 all’età di 36 anni.
Lo studio non ha dato ulteriori dettagli. Ma il sito di notizie Deadline Hollywood ha detto che il figlio della leggenda del reggae Ziggy Marley, anche lui musicista reggae di successo, sta analizzando guidando i dati di produzione.
La leggenda del musicista è già stata ampiamente utilizzata in film e documentari. In particolare il film del 2012 “Marley” del regista scozzese Kevin Macdonald che ha riunito filmati d’archivio e interviste. È probabile che qualsiasi film biografico hollywoodiano venga esaminato in Giamaica e all’estero per ciò che sceglierà di sottolineare.
Marley è amato dal pubblico globale per successi come “No Woman, No Cry” e “Redemption Song”. Ma i fan irriducibili spesso si chiedono se gli ascoltatori casuali apprezzino il suo afrocentrismo. La sua fede rasta o la sua grande influenza come pacificatore in Giamaica.
La fama di Marley è cresciuta solo dalla sua morte, provocata dal cancro in un alluce.
“Legend” è la raccolta di successi pubblicata nel 1984. E’ stata per il maggior numero di settimane non consecutive in vetta alla classifica degli album più venduti negli Stati Uniti rispetto rispetto a qualsiasi altro album, ad eccezione di “The Dark Side of the Moon” dei Pink Floyd.