ORISTANO – “Il Comitato Madiba chiama a raccolta la popolazione per chiedere la revoca della cittadinanza onoraria a Benito Mussolini e ad Asclepia Gandolfo“. Dopo il tentativo di revoca a Benito Mussolini della cittadinanza onoraria di Salò, arriva l’iniziativa a Terralba, in provincia di Oristano, piccolo paese della Sardegna. Si medita quindi di ritirare l’onorificenza al Duce dopo sette giorni dalle polemiche furiose tra la nipote Alessandra e l’attore hollywoodiano Jim Carrey. E’ partito tutto da un petizione online e sta facendo il giro dei social. Non sono mancate le polemiche così come sul fatto in sé così come non mancheranno divisioni profonde in futuro.
Il comitato contro Mussolini: “Nessun riconoscimento per chi ha calpestato la libertà”
Promotore dell’iniziativa è il comitato Comitato Madiba Coscienza Civile. Il manifesto della petizione sta facendo il giro dei social e si trova sulla pagina del comitato o sull’evento creato ad hoc: “Con la richiesta non si vuole certamente cancellare la memoria di quegli anni, che anzi deve essere mantenuta sempre viva e vigile, ma si vuole restituire dignità all’istituto della cittadinanza onoraria e ai Terralbesi. Tale onorificenza non deve essere concessa né riconosciuta a chi ha calpestato le libertà e i diritti naturali, fondamentali ed inalienabili dell’Uomo“, si legge nelle motivazioni.
Stop cittadinanza anche per Ascelpia Gandolfo: a casa sua fu redatto il primo regolamento delle camicie nere
Militare già dalla prima guerra mondiale, Ascelpia Gandolfo aderì al Partito Fascista nel 1921. Non è stata una figura determinante nella vita del Regime, perché morì nel 1925 dopo essere stato prima membro del Gran consiglio del fascismo e prefetto di Cagliari nel 1924. Ma nella sua abitazione, insieme ad Italo Balbo, Dino Perrone Compagni e Ulisse Igliori, fu redatto il primo regolamento delle camicie nere. Anche per lui c’è la richiesta di ritiro della cittadinanza italiana.