Pianura, un quartiere ai piedi dei Camaldoli, è stato teatro di un episodio di violenza domestica che ha portato all’arresto di un 40enne da parte dei Carabinieri. L’uomo, ai domiciliari, conviveva con i genitori e la sorella, vessandoli ripetutamente con richieste di denaro e aggressioni.
Prima del culmine della violenza, un silenzio inquietante avvolgeva l’abitazione. Un silenzio rotto solo dal rumore delle auto in strada, un silenzio che mascherava la tensione crescente. Poi, il fragore: un piatto di pasta e un bicchiere di vino lanciati contro il muro, una ceneriera scagliata a terra. Una scena di violenza che si ripeteva ciclicamente, un loop di vessazioni e minacce.
Il 40enne, con la scusa di necessità varie – dal gioco al bingo all’acquisto di vestiti – chiedeva costantemente denaro ai genitori anziani e alla sorella. Il rifiuto, questa volta, ha scatenato la furia dell’uomo. Dopo aver lanciato oggetti contro il muro, ha raccolto un paio di forbici, mettendole in tasca. I genitori, terrorizzati, sono fuggiti di casa e hanno chiesto aiuto ai Carabinieri.
Hanno raccontato ai militari mesi di umiliazioni e aggressioni. Hanno descritto episodi precedenti, come il calcio sferrato alla madre e la bottiglia di vetro lanciata contro di loro. Hanno parlato della costante paura e della difficoltà di far fronte alle continue richieste di denaro.
I Carabinieri della stazione di Pianura sono intervenuti prontamente, arrestando il 40enne. L’uomo dovrà rispondere di lesioni personali, tentata estorsione e maltrattamenti in famiglia. La sua violenza ha trovato fine, ma le cicatrici lasciate sulle vittime rimarranno a lungo.