Napoli, a processo il nipote di Mazzarella

NAPOLI – Rapina al tabacchi ‘Caterino’, la Procura di Napoli Nord chiede e ottiene dal giudice Fabrizio Forte il giudizio immediato per Michele Mazzarella, 23enne napoletano (nipote del pentito Alfonso, ex ras della cosca partenopea), ora ai domiciliari a Formia, e Giuseppe Tortora, 19enne di Castelvolturno, anche lui agli arresti in casa. Sarà subito processo per i due imputati, assistiti dagli avvocati Vincenzo Romano e Ferdinando Letizia. Se non dovessero scegliere di essere giudicati con rito abbreviato, il dibattimento prenderà il via a dicembre dinanzi alla prima sezione (collegio C) del Tribunale di Napoli Nord.

I fatti

Il colpo contestato a Mazzarella e Tortora si è verificato lo scorso 17 settembre a San Cipriano d’Aversa. Stando alla ricostruzione degli inquirenti, fecero irruzione del tabacchi di via Gian Battista Vico con volto coperto. Uno dei due impugnava un’arma e la puntò all’indirizzo dei dipendenti dell’attività commerciale: “Dammi i soldi”. Queste le parole che pronunciò nel locale per ottenere il bottino. Complessivamente gli imputati portarono via, sostiene la Procura, 900 euro. Ad ammanettare i due, poche ore dopo il colpo, furono i carabinieri della stazione di San Cipriano d’Aversa e della Compagnia di Casal di Principe.

Le immagini della videosorveglianza

I militari grazie alle immagini catturate dal sistema video sorveglianza del locale riuscirono ad identificare i presunti autori del colpo. Mazzarella e Tortora, ha ricostruito l’accusa, dopo il raid, si erano recati in un albergo a Castelvolturno per festeggiare in compagnia delle proprie fidanzate. Ma all’uscita dall’hotel vennero bloccati dai carabinieri e portati in carcere. Era il 18 settembre.
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