NAPOLI – Aveva raccontato ai carabinieri di essere stato vittima di una rapina. Qualcuno lo aveva afferrato alle spalle e colpito con un coltello. Tutto in strada, in un’affollata mattinata domenicale di via Cavalleggeri d’Aosta e per pochi spiccioli. Dell’aggressore aveva fornito anche una descrizione precisa. E, scopriranno i militari, completamente inventata.
Grazie a diverse telecamere piazzate in ottima posizione rispetto al luogo denunciato dal giovane, i carabinieri hanno analizzato ore di immagini. Non si sono limitati a questo. Nell’orario indicato molte attività commerciali erano aperte e, dai racconti degli esercenti nessuno sembrava aver percepito alcunché. Così hanno convocato la vittima per qualche spiegazione. Hanno preteso chiarezza su orari e luogo della rapina, pur sapendo che più di qualcosa non quadrava in quella storia.
Il racconto è stato ripetuto più volte e ogni volta un dettaglio sfuggiva. Il giovane si è arreso e ha spiegato che non era stato un nordafricano ad aggredirlo. Non aveva subìto alcuna rapina. Quella sera aveva litigato con la madre, per motivi stupidi. Durante la discussione la donna lo avrebbe colpito con un coltello al braccio. E per non mettere nei guai la madre avrebbe inventato una storia di sana pianta. Il 23enne è stato denunciato per simulazione di reato.