NAPOLI – Agguato a Ciro Naturale, detto ’o mellon. Il 47enne ferito a colpi di pistola ieri notte in via Carlo Miranda.
Quattro proiettili all’addome e uno tra zigomo e orecchio destro (il più grave). Ricoverato in rianimazione all’ospedale Cardarelli. I medici monitorano una profonda lesione al fegato.
Intanto i poliziotti devono lavorare a ritroso: alle 23 un familiare accompagna Naturale all’ospedale Villa Betania in moto (sarà trasferito al Cardarelli in mattinata). Gli agenti non riescono a individuare subito il luogo degli spari. Ad oggi non è stato trovato neppure lo scooter. Due ore dopo arrivano davanti al civico 347 di via Miranda, dove trovano una scia di bossoli. Primo dettaglio: ci sono calibri diversi. Come se avessero sparato due pistole. Lo dirà la balistica. Non solo. I poliziotti sequestrano una moto e un’auto: forse coinvolti nel raid e usati dal commando, o dalla vittima. Gli accertamenti sono tuttora in corso. L’obiettivo era uccidere. Gli investigatori lo considerano un ex ‘colonnello’ dei De Micco. Qualcosa di più. Uomo di fiducia ai vertici dei ‘Bodo’. Ipotesi epurazione interna, o scissione. Potrebbe essere successo qualcosa prima dell’agguato. Una lite? Una rottura nel cartello, che ha vinto la faida contro i De Luca Bossa. La dinamica rivela freddezza dei sicari: il 47enne non ha avuto il tempo per la fuga. Ma non era solo: perché è stato soccorso. Probabile una imboscata: appuntamento con i killer (che forse conosce). Anche il luogo dice qualcosa: a due passi dall’abitazione. Via Carlo Miranda è una zona ‘sicura’, proprio perché rientra nella giurisdizione dei Bodo. Dunque una trappola, o qualcosa del genere. I rivali storici sono quasi tutti detenuti: ad oggi i De Luca Bossa-Minichini liberi si contano sulle dita di una mano, racconta un investigatore esperto. Difficile ipotizzare un assalto alla roccaforte dei De Micco. Almeno con queste modalità.
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