NAPOLI – Agguato di camorra in pieno giorno ieri nella zona dello Chalet Bakù. Ferito a colpi di arma da fuoco un 19enne. Si tratta di Nicola Notturno, figlio di Enzo e nipote di Gennaro, boss detenuti. Quest’ultimo è diventato collaboratore di giustizia. Una scelta già pagata col sangue, visto che nel 2017 costò la vita a un altro Nicola Notturno, cugino della vittima dell’ultimo raid. Il giovane raggiunto ieri dai sicari, però, non è in pericolo di vita. Trasportato all’ospedale Cardarelli, dove i medici gli stanno curando le ferite al braccio e alla gamba. Gli spari sono avvenuti ieri poco dopo le 17 in una zona dove gli agenti di polizia erano già intervenuti alle due di notte per la segnalazione dell’esplosione di colpi di arma da fuoco. Anche le indagini sul ferimento del figlio di Enzo Notturno sono state affidate ai poliziotti, i quali hanno già avuto modo di parlare con il ragazzo e di individuare due soggetti, che verranno sottoposti alla prova dello stub. Gli investigatori sono al lavoro anche per scoprire se anche l’agguato di ieri sia legato alla decisione di Gennaro Notturno di collaborare con i magistrati per illustrare agli inquirenti le modalità con cui veniva gestito il traffico di droga. I sicari, infatti, si sono messi in azione in una delle principali piazze di spaccio d’Europa.
Napoli, agguato al figlio del boss Notturno
Centrato da proiettili al braccio e alla gamba, ricoverato al Cardarelli