NAPOLI – Gli ultimi dubbi sono stati fugati: per la panchina nella prossima stagione, il Napoli punta tutto su Luciano Spalletti. Sarà lui, l’ex tecnico dell’Inter, di Rino Gattuso, che ha ormai la valigia pronta. Una scelta fortemente voluta da Aurelio De Laurentiis, che già aveva puntato sul tecnico toscano in caso di qualificazione in Champions League ma che ora, ed è questa la vera novità, ha deciso di affidarsi a lui anche se il Napoli non dovesse arrivare al quarto posto.
Spalletti è un vecchio pallino di De Laurentiis, che aveva già provato a portarlo in azzurro nel 2015, dopo l’addio di Rafa Benitez. Ci fu una cena a Roma tra i due ma non si raggiunse l’intesa nè sul progetto tecnico (Spalletti fece una lista di calciatori) nè sulla parte economica e la cosa finì lì. Ora, però, le cose sono cambiate. Il Napoli ha necessità di trovare un allenatore e Spalletti, fermo da quasi due anni dopo l’esperienza all’Inter, è convinto di potersi rilanciare in azzurro. In più, Luciano gioca col 4-2-3-1, modulo che consentirebbe ad ADL di non rivoluzionare la rosa attuale.
I contatti tra le parti vanno avanti già da qualche settimana è un’intesa di massima c’è già, con Spalletti che ha dato anche il suo ok alla conferma di Cristiano Giuntoli, legato al Napoli da un contratto sino al 2024. Manca tuttavia un ultimo tassello, tutt’altro che irrilevante, per arrivare alla fumata bianca: l’ingaggio. Spalletti ha chiesto un biennale con opzione sul terzo anno con ingaggio da 4 milioni più eventuali bonus. De Laurentiis, dal canto suo, ha alzato l’offerta dagli iniziali 2,5 a 3 più bonus.
C’è, dunque, una forbice, che potrebbe essere colmata in caso di qualificazione Champions. Spalletti, ad oggi, ha staccato gli altri candidati, Juric e Italiano, anche perché Sarri, ‘bruciato’ alla Roma dopo l’arrivo di Mourinho, guarda ora al Tottenham come prima scelta. E Gattuso? Rino oggi è concentrato solo sulla volata Champions, rinviando a fine stagione qualsiasi discorso sul futuro. Il discorso con la Fiorentina va avanti ma senza garanzie tecniche, tutto potrebbe saltare. E allora mentre Commisso tiene in caldo la pista Juric, Rino potrebbe finire all’estero o aspettare una panchina in corsa nella prossima stagione.