Napoli: armi e minori, la paura negli occhi di due ragazzi

NAPOLI – Trenta anni in due, sedici e quattordici. Due ragazzi, due coltelli affilati, 23 centimetri di lama dalla punta all’impugnatura. Li hanno trovati i carabinieri della compagnia Centro, in mezzo alla movida di Chiaia e del centro storico, impegnati a contrastare la violenza che serpeggia tra i locali. I due ragazzi, alla vista dei militari, hanno consegnato le armi, ma con un’unica richiesta: non avvisare i genitori.

Il silenzio di mamma e papà, quando hanno scoperto cosa era successo, è stato più pesante di qualsiasi condanna. I due ragazzi sono stati denunciati per porto abusivo di armi, i coltelli sequestrati. La serata è finita prima di iniziare, la paura negli occhi dei ragazzi ha lasciato il posto alla delusione dei genitori, che hanno chiesto scusa ai carabinieri per l’accaduto.

Questa è solo una delle tante storie che si sono consumate nell’ultima notte di pattugliamento dei carabinieri della compagnia Centro. Un 46enne indiano è stato sorpreso in strada con un tondino di ferro di un metro, un 24enne marocchino è stato trovato all’esterno di un negozio di abbigliamento con alcuni capi appena rubati. Un 25enne napoletano è stato trovato in possesso di 7 dosi di marijuana, probabilmente destinate alla vendita, forse proprio a qualche ragazzino in cerca di una spinta chimica per la notte.

Un 42enne e un 51enne sono stati fermati in auto con 5 telefoni, 5 sim e 2 carte di credito intestate ad altre persone. Anche loro denunciati per non aver saputo fornire spiegazioni sull’origine di quel materiale.

Nel bilancio della notte, anche un parcheggiatore abusivo di 53 anni e 5 persone alla guida senza patente, tra cui un ragazzo di 17 anni.

Durante il servizio, i carabinieri hanno controllato anche i locali. Uno è stato sanzionato per violazioni in materia igienico sanitaria, un giovane è stato segnalato alla Prefettura e sono state notificate 34 contravvenzioni al codice della strada, diverse ad automobilisti con targa estera.

Queste storie, raccontate dai numeri e dalle statistiche, sono il riflesso di un divertimento legato all’idea di essere intoccabili, invincibili. La consapevolezza che un’arma possa risolvere piuttosto che complicare, la leggerezza di una scelta che può costare tanto, così tanto da non poter sostenere lo sguardo smarrito di una madre e di un padre delusi.

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