NAPOLI – I carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri Poggioreale, con il supporto dei militari del Nucleo Investigativo di Napoli, hanno dato esecuzione ad un decreto di fermo di indiziato di delitto, emesso dalla Procura della Repubblica di Napoli – Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 3 soggetti ritenuti gravemente indiziati, a vario titolo, dei reati di usura, estorsione, detenzione abusiva di armi e traffico di sostanze stupefacenti, delitti aggravati, tutti, dal metodo mafioso.
Si tratta di Salvatore Montefusco, boss emergente di Ponticelli e di altri due incensurati, Carmine Montefusco e Antonio Galasso. Avrebbero estorto denaro in danno di un uomo residente nel quartiere San Giovanni a Teduccio di Napoli, il quale avrebbe contratto debiti con tassi usurai spesso superiori al 100% mensile.
Giovedì si è svolta l’udienza di convalida davanti al Gip del Tribunale di Napoli, che ha disposto la custodia cautelare in carcere nei riguardi dei tre fermati. Per quanto riguarda Pietro Montefusco, detto “Zamberletto”, c’è da ricordare che alcune settimane fa venne ammazzato a colpi di arma da fuoco il fratello, Pietro Emanuele Montefusco, freddato nei pressi della sua bancarella di rotoli di carta a pochi passi dal ponte di via Argine.