NAPOLI – Una guerra di posizione, così la definiscono gli investigatori. A Pianura i clan hanno scavato ‘trincee’ nei rioni-bunker, per bloccare il passaggio ai commando rivali. Non è una notizia da poco. Se si pensa, che in parte ci siano riusciti: i gruppi di fuoco non riescono più a entrare nelle roccaforti nemiche. Così prendono di mira gli obiettivi più esposti: chi abita all’esterno del quartier generale ora è più vulnerabile. L’ultima informativa della questura racconta un cambio di strategia nella faida. Una scelta obbligata, dal momento che le cosche hanno adottato contromisure, dopo l’escalation di ‘stese’. Cosa succede oggi a Pianura? La mappa è stata tracciata dalla polizia, dopo gli ultimi fatti di cronaca: i Calone-Esposito-Marsicano stanno colpendo i Carillo-Perfetto fuori dal rione Cannavino, perché qui non riescono più a entrare. Così hanno modificato il piano di battaglia e ora puntano ai potenziali nemici, che risiedono in zone esterne al Cannavino (quartier generale dei Carillo-Perfetto). Questo per due motivi. Il primo è logistico: i Carillo-Perfetto dopo i raid, ora sorvegliano le palazzine con ronde armate e i commando dei Calone-Esposito-Marsicano rischiano parecchio ad entrare nel loro bunker. Secondo: i Calone-Esposito-Marsicano puntano ad accerchiare i rivali nel Cannavino, a serrarli qui e non farli uscire. Così controllano l’intero quartiere senza ostacoli. Operazione complessa, perché i Carillo-Perfetto stanno facendo di tutto per rompere l’accerchiamento.
Intanto gli inquirenti esaminano la lunga scia di raid, per incasellare tutti i tasselli mancanti. Sospettano che le incursioni armate siano molte di più, ma non tutte vengono denunciate. Ma andiamo con ordine. L’ultima l’altro ieri notte alle 3 e 30 in via Evangelista Torricelli vicino all’abitazione di Mattia Perfetto, il 19enne incensurato figlio del ras Vitale Perfetto. Il ragazzo dieci giorni fa in via Cinthia a Fuorigrotta fu ferito a un braccio da un colpo di pistola. E sempre in via Evangelista Torricelli qualche giorno prima avevano sparato in più punti e un proiettile si era conficcato nella finestra dell’appartamento di Rosario Iorio. Gli inquirenti ritengono il 38enne vicino agli ambienti degli Esposito-Marsicano, che sono in rotta di collisione con i Carillo-Perfetto. Al momento Iorio è ristretto ai domiciliari. Si continua a sparare nel quartiere Pianura.
Una escalation che sembra inarrestabile. Qui i commando negli ultimi giorni sono entrati in azione almeno quattro volte.
La questura ha adottato un dispositivo per pattugliare i rioni a rischio faida. Ma i commando non si fermano. Così la notte escono batterie in moto armate fino ai denti, con l’obiettivo di seminare il panico nei bunker rivali. Se non riescono a penetrare nelle roccaforti dei rivali, prendono di mira qualunque obiettivo riconducibile ai nemici: basta una parentela, una frequentazione, una amicizia per finire nel mirino.
I Carillo-Perfetto sotto il fuoco incrociato
La mappa è da brividi: basta tracciare una retta tra le ultime stese armate, per inquadrare l’epicentro dello scontro.
L’area tra via comunale Cannavino e via Evangelista Torricelli è un campo di battaglia. Almeno quattro raid nelle ultime ore hanno fatto schizzare all’insù il termometro della faida. L’ultimo in ordine di tempo vicino all’abitazione di Mattia Perfetto in via Torricelli, figlio del ras Vitale. Per gli inquirenti, si tratta di una rappresaglia per lanciare un segnale ai Carillo-Perfetto: fuori dal rione Cannavino siete vulnerabili e noi colpiamo quando vogliamo. E’ la pista battuta dalla squadra mobile e dal commissariato a poche ore dall’assalto di fuoco. Ma non è l’unico. E cercano di capire anche quali siano i collegamenti.
Per la Procura i Carillo-Perfetto sono sotto il fuoco incrociato degli Esposito-Calone-Marsicano, che attaccano su più fronti. Ma si difendono e provano ad estendere il terreno dello scontro. E’ questa la partita oggi. Sarà lunga, secondo gli investigatori. Le due fazioni sono agguerrite. E nessuna vuole cedere il passo. In palio c’è la gestione delle piazze di spaccio, che qui è il principale business dei clan.
Affari a doppi zeri. La Procura ha acceso i riflettori sul quartiere di Pianura. E la polizia ora effettua controlli mirati nei rioni di edilizia popolare, per far sentire ai gruppi in guerra il ‘fiato sul collo’. Basterà? Lo Stato riuscirà a fermare le ostilità? Non sembra, se si pensa che tre giorni fa abbiano sparato dietro al commissariato.
La ‘stesa’ dietro al commissariato e il pericolo di una sparatoria con i poliziotti
Accade di tutto a Pianura in queste ore. Anche che i commando aprano il fuoco a due passi dal commissariato. All’1 e 30 della notte di venerdì un gruppo armato ha sparato in via vicinale Sant’Aniello, davanti ai giardinetti e a pochi metri dal posto di polizia. In fibrillazione gli abitanti. E non solo. Gli agenti non l’hanno presa bene. Non era mai successo. E’ quasi un affronto anche per le forze dell’ordine. La questura studia un piano di contromisure. Non finisce qui. Oggi girano di notte batterie in moto con uomini armati fino ai denti. Ed è concreto il pericolo di un conflitto a fuoco con le forze dell’ordine. Una situazione incandescente, che peggiora di giorno in giorno.
Le indagini sono tuttora in corso e partono dai rilievi della Scientifica e dalle informazioni raccolte a caldo dagli agenti.
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