Napoli. Assessori distratti e Manfredi assente. In Consiglio ormai è tutti contro tutti

Foto Mauro Scrobogna /LaPresse in foto il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi

NAPOLI – Altra giornata tranquilla e pacifica, per citare la Sceneggiata della Smorfia di Troisi, Arena e De Caro, nell’aula del consiglio comunale di Napoli. Anche in una seduta in cui tutto sommato ci sono stati tanti complimenti ad Abc e alcune delibere sono state approvate prima dell’ormai rituale scioglimento per mancanza del numero legale, le tensioni tra giunta e consiglieri e tra i consiglieri stessi non sono mancate. Addirittura stavolta si rischia di finire in tribunale. Ad accendere la miccia Carlo Migliaccio di Napoli Mediterranea che, nel fare il pubblico elogio dell’operato della giunta, ha detto: “Sono onorato di essere rappresentante istituzionale della giunta Manfredi e degli assessori. Non si può che commentare positivamente l’operato dell’amministrazione. Altri pensano a fare clientele negli alloggi, nei conguagli, nelle residenze di prossimità e tante altre questioni che la magistratura sta verificando”.

Il riferimento era all’intervento di poco precedente del forzista Salvatore Guangi (nella foto) che aveva chiesto chiarimenti alla giunta Manfredi riguardo l’invio delle richieste di conguaglio da parte di Napoli Servizi agli inquilini degli alloggi ERP, che vivono in “abitazioni in pessime condizioni manutentive”. Dopo l’intervento di Migliaccio, Guangi ha ottenuto di poter parlare di nuovo, ha ricordato i suoi 13 anni da consigliere al servizio dei cittadini, ha chiesto ufficialmente la trascrizione della seduta dell’Assise e annunciato che valuterà azioni legali con i suoi avvocati. Solo uno scontro tra consiglieri? Macché.

Flavia Sorrentino, altra consigliera di maggioranza, durante il suo intervento sul tema della sicurezza ha registrato “il grave disinteresse del componente della giunta delegato alla sicurezza e ho così rinunciato a parlare. Sono convinta che una distrazione possa capitare a tutti, ma non quando si parla di giovani vite spezzate e di una situazione, che, va detto, anche se per responsabilità che non possono ascriversi al Comune, è da ritenersi fuori controllo. Non si possono abbandonare le mamme che hanno paura di non veder rincasare i loro figli e i commercianti che, unico faro nella notte, sono vessati da gang criminali, spesso composte da minori, senza qualcuno a cui possano rivolgersi. Per rispetto a loro e alle loro giuste richieste, che non meritano distrazione e disinteresse, in segno di protesta, ho abbandonato l’aula”.

A far infuriare Sorrentino il fatto che il suo intervento, prima interrotto da un problema di corrente elettrica, è stato ignorato dall’assessore Antonio De Iesu che era uscito dall’aula. Anche Toti Lange ha rinunciato al suo intervento per l’assenza in aula dell’assessore alla Cultura, che altri non è che il sindaco Manfredi. Finiti gli interventi ‘spontanei’ duranti oltre 3 ore e mezza, il resto della discussione è durato un’oretta scarsa, con rapida approvazione di alcune delle delibere. Prima dell’appello nominale che non ha consentito di raggiungere il numero legale per l’assenza dei sindaco e di un bel po’ di consiglieri di maggioranza. Nervi tesi, numeri ballerini e sindaco e giunta assenti. Non benissimo.

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