NAPOLI – Fibrillazione a Pianura, dove da anni è in atto una faida di camorra, che ha resistito anche al maxi blitz di un anno fa, quando gli agenti della Squadra Mobile e i carabinieri decapitarono i due clan in lotta per il controllo delle piazze di spaccio. Anzi, dopo la retata del 14 luglio 2022, la scia di sangue non si è fermata, tanto è vero che due mesi fa venne ammazzato Antonio Gaetano, reggente della cosca dei Marsicano. L’uccisione del 20enne ha messo alle strette gli eredi dei Mele. In queste settimane i Carillo-Perfetto hanno rialzato la testa. La prova è la morte del nuovo capo dei nemici. Però, così come i rivali, negli ultimi mesi, il gruppo criminale che ha preso il posto dei Pesce-Marfella, ha perso parecchi uomini. Per reclutare le nuove leve, i Carillo stanno pescando tra le baby gang. Serve manovalanza per portare avanti le piazze di spaccio riaperte in via Evangelista Torricelli e per portare avanti le azioni dimostrative sul territorio. Sfilate di motorini ed esplosioni di colpi di pistola servono per confermare ai nemici la presenza sul territorio e la voglia di non deporre le armi nella guerra per detenere il potere.
Pare che negli ultimi giorni la quiete in via Provinciale sia stata disturbata dal rombo dei motori degli scooter su cui giovani, tra cui parecchi minorenni, fanno il tour del quartiere. Pare che ai centauri i Carillo abbiano affidato il compito di spedire un avvertimento agli Esposito-Calone-Marsicano: devono lasciare il quartiere o quantomeno restare rintanati nel loro quartier generale. Pare che in questo periodo gli eredi dei Mele non abbiano tanta scelta. L’uccisione di Antonio Gaetano, colpito dai proiettili esplosi il 12 marzo nella zona degli chalet di Mergellina e morto in ospedale qualche settimana dopo ha rappresentato un duro colpo per i Marsicano. Però gli scenari a Pianura cambiano continuamente. Per questo motivo le forze dell’ordine sono sempre in allerta.
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