Napoli. Bagnoli, clan Esposito-Nappi in ginocchio. Ma il boss e il genero sfuggono al blitz

NAPOLI – Con il blitz di ieri mattina il clan Esposito-Nappi è stato messo in ginocchio. Gli uomini della prima sezione della Squadra Mobile guidati dal capo Giovanni Leuci e dal vice questore Giuseppe Sasso e dagli agenti di polizia del nucleo investigativo del commissariato di Bagnoli hanno avuto addirittura la possibilità di azzerarlo, ma il boss Massimiliano Esposito è riuscito a sfuggire alla cattura, al pari di Gennaro Esposito, suo genero. E’ comunque duro il colpo inferto a quello che sino a ieri mattina era il clan più potente della periferia Ovest di Napoli. Due le ordinanze notificate dagli uomini della Squadra Mobile e dagli agenti del commissariato di Bagnoli. La prima con 13 indagati a vario titolo per associazione di stampo mafioso, detenzione a fini di spaccio di stupefacenti, detenzione di armi – comuni e clandestine – e porto il luogo pubblico delle stesse, ricettazione e favoreggiamento personale, tutti aggravati dal metodo mafioso. Tra gli arrestati anche la moglie del boss Esposito, Maria Matilde Nappi, e il figlio, Massimiliano junior. La seconda ordinanza di custodia cautelare è stata notificata a due indagati. Uno è Massimiliano Esposito e l’altro è Luigi Bitonto, già detenuto. I due elementi di spicco della cosca guidata dallo “Scognato”, attualmente irreperibile, rispondono di omicidio doloso aggravato dal metodo mafioso, in relazione all’uccisione di Antonio Ivone, avvenuta il 29 agosto 2000 nel quartiere Rione Traiano. Quest’ultimo fu vittima di un agguato di stampo camorristico nel corso del quale fu attinto da numerosi colpi d’arma da fuoco esplosi a breve distanza, mentre si trovava seduto all’esterno di un bar. Gli approfondimenti investigativi hanno consentito di ricostruire il contesto nell’ambito del quale maturò il grave fatto di sangue, ovvero uno scontro tra l’ormai disciolto clan D’Ausilio – dalle cui ceneri è nato l’attuale sodalizio Esposito-Nappi – e gruppi criminali avversi, per il controllo delle attività illecite nella zona di Bagnoli e nell’area flegrea.

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