NAPOLI – Mattinata ad alta tensione, e non solo in senso elettrico, quella vissuta oggi all’Università Federico II. Attorno alle 11:00, l’ateneo è rimasto improvvisamente al buio: la principale linea di alimentazione da 3 MW, gestita dalla Cabina Primaria di Fuorigrotta, era saltata.
All’origine del guasto non un problema interno, ma un incidente di cantiere. Un’impresa esterna, impegnata in lavori di scavo sulla sede stradale, ha tranciato di netto un cavo di media tensione. Sebbene, fortunatamente, nessuno degli operai presenti sia rimasto ferito, il danno ha interrotto l’erogazione di energia al polo universitario.
L’allarme nell’ateneo è stato immediato. I dirigenti dell’Università hanno contattato E-Distribuzione, la società del Gruppo Enel che gestisce la rete elettrica in città, spiegando la criticità della situazione. Pur disponendo di un gruppo elettrogeno di emergenza, l’università non poteva sostenere a lungo il black-out: alle 15:00 erano in calendario diverse sessioni di Laurea.
Per E-Distribuzione è scattata una doppia corsa contro il tempo. Da un lato, è stata inviata una squadra per la riparazione del cavo tranciato, un intervento complesso data la necessità di operare in una zona ad alto traffico. Parallelamente, per non lasciare nulla al caso, è stata attivata e spedita sul posto una Power Station mobile da 2 MVA, un potente generatore in grado di sopperire al guasto.
I tecnici della società elettrica, in costante coordinamento con il personale dell’Ateneo, hanno lavorato senza sosta. La riparazione è stata completata alle 15:04, letteralmente quattro minuti dopo l’orario critico indicato dall’università.
L’alimentazione è stata così ripristinata giusto in tempo per l’inizio delle discussioni di tesi, tra il sollievo di studenti e professori. La Power Station, arrivata nel frattempo a destinazione, è rimasta come garanzia di sicurezza, ma il suo utilizzo non si è reso necessario. L’incidente, seppur causato da terzi, si è risolto nel migliore dei modi grazie a una gestione rapida dell’emergenza e al dialogo tra l’ateneo e il gestore della rete.



















