NAPOLI – Bomba carta esplode a ridosso della caserma Pastrengo in pieno centro. E’ il comando provinciale dell’Arma. Vigili del fuoco e forze dell’ordine intervenuti nel cuore della notte con la massima urgenza. Non c’è un secondo da perdere.
In via Monteoliveto se ne sono accorti tutti. Un boato ha squarciato l’aria poco prima dell’una. C’era ancora gente in strada a quell’ora.
“Un improvviso enorme scoppio, assordante, a ridosso del chiostro cinquecentesco di Monteoliveto. Ho ripreso dal mio balcone l’intervento dei vigili del fuoco, tra l’altro l’area è zona militare”. Il consigliere della II Municipalità Giuseppe De Stasio abita proprio lì. E’ il primo testimone di quanto accaduto ieri notte nel cuore del centro storico. “Nella notte, era circa l’una, quando ho sentito un enorme scoppio – racconta – quando mi sono affacciato al balcone per capire cosa fosse successo, ho visto che sul posto erano giunte le forze dell’ordine e i vigili del fuoco, intenti a spegnere l’incendio che si era propagato. Lo scoppio è stato davvero forte, mi è sembrata una bomba carta, fatta esplodere a ridosso della caserma Pastrengo, sede del comando regionale dei carabinieri. E’ un fatto inquietante sul quale bisogna fare luce”.
Un’esplosione nel centro della città, nel cuore della notte sul muro perimetrale di una caserma dei carabinieri, dal quale si sviluppa un incendio che poteva avere conseguenze più gravi. I pompieri sono intervenuti con un’autobotte in pochi minuti, dopo l’allarme dei passanti. Non solo.
Poco più avanti – a meno di duecento metri – c’è la questura in via Medina. Insomma i due principali presidi delle forze dell’ordine a Napoli. Al momento è presto per capire cosa sia successo. Gli inquirenti non escludono ipotesi. Servirà attendere la perizia dei vigili del fuoco, per approfondire gli accertamenti.
Si chiarirà se è stata una ‘bravata’ di una babygang, o se un vero e proprio atto criminale.
Negli ultimi giorni sono state segnalati diversi atti intimidatori tra Napoli e provincia, con esplosioni di bombe carta, incendi dolosi e danneggiamenti. Una deriva delinquenziale.
© RIPRODUZIONE RISERVATA