Napoli. Bussano alla porta dell’abitazione, bloccano il fratello e gli sparano

Agguato a Salita San Nicola da Tolentino, colpito Pasquale Pirozzi

NAPOLI – Era in casa in compagnia del fratello quando, circa venti minuti prima delle 2 della notte, ha sentito suonare al campanello. Non è un fatto raro nei vicoli dei Quartieri Spagnoli, dove giorno e notte spesso non hanno confini. Alla porta si è recato il fratello, in passato coinvolto in un giro di droga. Non appena ha aperto la porta, il 47enne è stato immobilizzato da un uomo. Lo ha bloccato contro la porta, impedendogli di muoversi. Nel frattempo un secondo uomo correva verso la camera da letto, estraeva una pistola e premeva il grilletto. Poi la fuga in sella a uno scooter. Queste le scene madri dell’agguato avvenuto ieri notte a Salita San Nicola da Tolentino, limite ultimo dei Quartieri Spagnoli verso Corso Vittorio Emanuele, dove Pasquale Pirozzi, 44enne conosciuto come ’o down, è stato ferito da colpi di arma da fuoco che lo hanno centrato al gluteo sinistro. All’1,42 gli agenti del commissariato Montecalvario sono intervenuti sul posto prima e al Pronto soccorso dell’ospedale Vecchio Pellegrini poi in seguito alla segnalazione del ferimento di Pirozzi. Quindi hanno provveduto a raccogliere la sua versione, quella descritta sopra, ed avviare il motore della macchina investigativa. I fratelli Pirozzi hanno detto di non avere idea di chi fossero i due sicari. Anche perché avevano i volti travisati e a quell’ora, Salita San Nicola da Tolentino, era come sempre buia. Il bersaglio del commando di fuoco, comunque, non è in pericolo di vita, sebbene ricoverato in prognosi riservata. Non volevano ucciderlo, e questo risulta evidente se si analizza la dinamica della sequenza di piombo. Guadagnato l’accesso nell’appartamento, bloccato il fratello, unica persona in casa, se avessero voluto ‘eliminarlo’ l’avrebbero fatto senza problemi. Ma perché rendersi protagonisti di un raid così ben architettato? In questi casi di parte dalla vittimologia. Pirozzi è un volto noto alle forze dell’ordine. In passato, agli sgoccioli del mese di aprile del 2015, l’uomo fu arrestato in quanto ritenuto autore di una rapina ai danni di una donna avvenuta pochi giorni primain Corso Vittorio Emanuele. Le prove a suo carico ebbero la conferma testimoniale e Pirozzi, già all’epoca detenuto in casa in custodia cautelare per aver disatteso gli obblighi della sorveglianza speciale cui era stato precedentemente sottoposto, fu raggiunto a casa dai poliziotti e subito condotto in commissariato. Riconosciuto infine anche dalla vittima della rapina, su disposizione dell’autorità giudiziaria fu arrestato per i reati di rapina ed evasione dai domiciliari e condotto nel carcere di Poggioreale. Le indagini sul ferimento dell’altra notte, comunque, sono orientate verso gli ambienti della macrocriminalità dei Quartieri, dove da qualche tempo è esplosa una faida tra babyboss ed esperti ras di camorra.

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