NAPOLI – L’ex boss Marco Di Lauro sarà trasferito dal carcere di Sassari in una struttura ‘adeguata’, per essere curato. Accolta la richiesta dei difensori. I giudici hanno approfondito il caso. Al momento resta recluso al regime del 41 bis. Sarà spostato nelle prossime ore. Il tribunale di Sorveglianza ha avuto notizie dalla direzione sanitaria del penitenziario di Sassari: qui non può essere curato, come dovrebbe. Serve una casa di cura, o una struttura specifica. L’avvocato Gennaro Pecoraro verificherà i motivi del trasferimento, per valutare una nuova istanza di perizia psichiatrica e verificare se Di Lauro possa stare in giudizio. Già respinta una volta il 14 novembre: era stato ritenuto capace di intendere e di volere. Ma adesso le cose cambiano, con lo spostamento di ‘F4’ in una struttura psichiatrica. Vediamo cosa è cambiato nelle ultime ore.
Marco Di Lauro è recluso a Sassari al regime del carcere duro. Nonostante si siano interessati i giudici della Sorveglianza. Vive isolato. Non ha contatti con l’esterno, ma nemmeno con gli agenti della Penitenziaria. E’ diventato irascibile: si arrabbia per nulla. Mangia come un uccellino, hanno spiegano i sanitari. Vive come un eremita. Non è tutto. I giudici ad oggi non hanno ancora una diagnosi completa, perché lui rifiuta i contatti con i medici.
Ora la situazione è peggiorata. Se all’epoca dell’esame del dottor Tramontano riusciva a scandire sillabe, ora non parla più.
Secondo la difesa, la capacità di intendere e di volere oggi è compromessa. Da qui la possibile richiesta di una nuova perizia. Sarebbe un ciclone sui processi.
Nel frattempo non sta più mangiando e ha perso decine di chili. Non parla più con nessuno e da due anni ha rifiutato di incontrare i suoi parenti e pure l’avvocato. La storia di Marco Di Lauro è nota: ex reggente del clan di Cupa dell’Arco a Secondigliano. Fu arrestato nel marzo del 2019 dopo 14 anni di latitanza. Chiamato ‘F4‘ perché quarto dei 10 figli di Paolo Di Lauro, alias ciruzzo ’o milionario). Fu bloccato con un maxi blitz nella palazzina, dove aveva sempre abitato. Dietro a una finestrella al piano terra. Di Lauro non era affetto da particolari patologie prima dell’arresto. Tuttavia è sempre stata una persona introversa e chiusa in se stessa. Oggi sta vivendo da almeno due anni in totale isolamento, oltre quello garantito dal carcere duro: il regime del 41 bis. Di Lauro, detenuto nel penitenziario di Sassari, potrebbe essere affetto da una grave patologia psicofisica.
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