Napoli, case occupate: sì a 15 sgomberi. Varata la linea ‘tolleranza zero’

Da un lato i condoni, dall’altro gli allontanamenti coatti affidati ai vigili: così il Comune vuole migliorare le riscossioni dei canoni

Foto Mauro Scrobogna /LaPresse 14-07-2020 Roma, Italia Cronaca Ospedale Sant'Andrea - Inaugurazione del nuovo Edificio per la didattica e la ricerca della Facoltà di Medicina e Psicologia Nella foto: il ministro per l'università e la ricerca Gaetano Manfredi Photo Mauro Scrobogna /LaPresse July 14, 2020  Rome, Italy News Sant'Andrea Hospital - Inauguration of the new Building for teaching and research of the Faculty of Medicine and Psychology In the photo: Minister for University and Research Gaetano Manfredi

NAPOLI – Tolleranza zero nei confronti delle occupazione abusive. Nei giorni scorsi con l’approvazione delle linee guida dell’accordo che il Comune di Napoli firmerà con il governo a metà febbraio, l’amministrazione si è impegnata a migliorare le riscossioni. E un passo fondamentale è legato all’avere coscienza del patrimonio che Palazzo San Giacomo ha a disposizione. In molti hanno sollecitato l’impegno ad avere una banca dati aggiornata dei canoni che l’Ente dovrebbe riscuotere. E così il Comune si è messo subito al lavoro. Negli ultimi giorni sono ben 15 le ordinanze di sgombero ai danni di cittadini ai quali era stato preventivamente notificata la necessità di abbandonare l’immobile “abusivamente occupato”. E ora è stato dato mandato ai vigili urbani di ripristinare quanto prima la legalità. Da parte degli uffici pubblici ci sarà il massimo impegno su questo tema, che va a sommarsi alle decine di pratiche di condono che sono state visionate e approvate nelle scorse settimane, su mandato del sindaco Gaetano Manfredi. Pratiche, queste, che erano ferme in alcuni casi anche da 40 anni sulle quali sono state applicate le normative legate al condono. Che potranno aprire una discussione all’interno della maggioranza. Ma al momento la linea è questa: condoni dove si può, sgomberi coatti dove si deve, allo scopo di riuscire a recuperare quante più risorse economiche possibili. Intanto si cerca di venire in contro ad altre fasce della popolazione. Ieri la commissione Politiche sociali, presieduta da Massimo Cilenti, ha fatto il punto sul Programma di Assegni di Cura della Regione Campania per favorire la permanenza a domicilio delle persone in condizioni di disabilità grave e gravissima. L’importo dell’assegno di cura è fissato in due quote mensili distinte tra gravissimi e gravi, ai quali vengono erogati rispettivamente 1200 e 600 euro mensili. Nel corso della riunione, alla presenza dell’assessore alle Politiche sociali Luca Trapanese e degli uffici competenti, è emerso che la Regione Campania attualmente non finanzia per intero l’assistenza domiciliare ai disabili gravi, ma solo quella per i gravissimi, determinando una situazione di incertezza nella programmazione del servizio. I consiglieri comunali Toti Lange (Misto), Iris Savastano (Forza Italia), Sergio Colella (Manfredi Sindaco), Rosario Andreozzi (Napoli solidale Europa verde) e Gennaro Esposito (Manfredi Sindaco) hanno chiesto urgenti risposte chiare da parte della Regione. “La Commissione – ha spiegato il presidente Cilenti – si farà promotrice, insieme all’Assessorato, di un incontro con la Regione e l’Asl Napoli 1 Centro per comprendere le ragioni di questa scelta e perché siano assicurati in tutti distretti sanitari territoriali gli stessi criteri di valutazione in merito alla condizione degli utenti gravi o gravissimi”.

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