NAPOLI – E’ già toto alleanze per le elezioni della Città metropolitana. A breve il sindaco del capoluogo Gaetano Manfredi, presidente di diritto dell’ente sovracomunale, convocherà le elezioni per il rinnovo del Consiglio e bisognerà tracciare le intese di massima. Il tema del giorno è quello del grande centro, risultato vincente alla Provincia di Caserta anche con l’esclusione del Pd. Una formula che sarà riproposta anche nel Napoletano, come dichiara Luigi Bosco, vicecoordinatore regionale di Noi di Centro, il movimento di Clemente Mastella: “Formeremo una lista – annuncia Bosco – e lavoreremo per aggregare l’area centrista come a Caserta e replicare anche a Napoli uno schema che ha funzionato e ha portato i moderati a prevalere su Pd e Lega”. In questa fase il Pd non sarà coinvolto: “Al momento aggregheremo attorno alle forze di centro una prima iniziativa politica, poi valuteremo eventuali proposte del Pd: il centro non è più subalterno, anche se non escludiamo l’alleanza con i dem”. La particolare formula delle elezioni metropolitane faciliterà questa politica, come ricorda Bosco: “Il presidente c’è già, quindi la competizione non sarà incentrata su questo, ma verterà sulla composizione di liste a forte trazione centrista: non bisogna formare una coalizione o indicare un presidente, ma si lavorerà per comporre quante più liste forti possibile di area moderata”.
E se i moderati sembrano voler restringere la coalizione mettendo in un angolo il Pd, la Lega tenta al contrario la carta di un “governo dei migliori” in salsa partenopea. “L’esperienza del governo nazionale – ha dichiarato ieri Severino Nappi, consigliere regionale e coordinatore cittadino della Lega a Napoli – insegna che in questo momento occorre costruire un percorso condiviso che, al di là dell’appartenenza, ridia all’area metropolitana di Napoli e ai suoi tre milioni e mezzo di abitanti, la centralità che meritano”. Al momento non sembra però che ci siano le condizioni per un discorso del genere. Nappi ha ricordato inoltre che “la Città Metropolitana necessita di un’azione sinergica e di una visione strategica nei settori chiave, quello dei trasporti, delle politiche dei territori, dell’urbanistica, della gestione delle problematiche di carattere economico e organizzativo. Bisogna comprendere che le criticità della provincia sono le stesse della città di Napoli, e si deve ripartire da una visione d’insieme per affrontare i problemi di un territorio che non vede soluzione di continuità tra i 92 Comuni che lo compongono. Per fare ciò, per di più con all’orizzonte la grande occasione dei fondi del Pnrr, servono misure che diano slancio e qualità alla macchina amministrativa, affinché sia efficiente e orientata in maniera efficace e fattiva, alle esigenze di territori e cittadini”.
Napoli. Città metropolitana, irrompe il centro
Bosco: “Nella prima fase delle intese non coinvolgeremo il Pd, non siamo più subalterni”