NAPOLI – Colpi d’arma da fuoco in via Maria Longo. La segnalazione degli abitanti, poi l’intervento della Scientifica, che recupera un bossolo ancora caldo. Siamo alle spalle di piazza Cavour, nel cuore del centro cittadino. Dietro agli Incurabili. Gli agenti setacciano gli ospedali nella zona: non risultano feriti. Cosa è successo? Le ipotesi sono due: una ‘stesa’, o una lite degenerata tra gruppi di ragazzi e terminata a colpi di pistola. I poliziotti cercano i testimoni: nella notte tra sabato e ieri le strade erano un fiume di auto e passanti. Qualcuno potrebbe aver visto tutto. Intanto le forze dell’ordine hanno requisito le immagini registrate dalle telecamere in quel tratto di via Maria Longo, nel punto dove era stato recuperato il bossolo. Si tratta di un bossolo di piccolo calibro: anche questo è un elemento al vaglio della Procura. I killer non usano questo tipo di munizione, preferito per le intimidazioni. Per gli investigatori questa è una zona di confine tra le paranze dei Mazzarella e quelle dei Contini. Via Foria è una sorta di linea Maginot. Qui ci sono famiglie che sostengono l’Alleanza di Secondigliano e altre che appoggiano i Mazzarella. Gli inquirenti non escludono che siano arrivati ai ferri corti gruppi emergenti, che fanno riferimento ai due grossi cartelli. Anche perché il clan un tempo guidato da Eduardo Contini oggi ha lasciato ampio margine a piccoli sodalizi di riferimento, perché le inchieste ne hanno indebolito la catena di comando. Nei Mazzarella la situazione non è migliore. Pure qui decine di arresti eccellenti hanno indebolito l’organigramma, come quello – tra gli altri – di Ciro Mazzarella.
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