Napoli, colpi di pistola in via Giacinto Gigante

NAPOLI – Colpi di pistola in via Giacinto Gigante nel quartiere Arenella. Il proprietario di un appartamento al quinto piano ha trovato due ogive sul balcone e ha allertato le forze dell’ordine: “Correte, stavo sistemando e pulendo il terrazzo, quando ho visto due ogive. Ci ho impiegato un po’ di tempo per capire cosa fossero”.
In via Giacinto Gigante sono arrivati gli esperti della Scientifica della questura per i rilievi, insieme agli agenti del commissariato. L’uomo è incensurato: un volto sconosciuto per le forze dell’ordine. Ha spiegato che non aveva subito minacce, né richieste particolari. Ascoltata anche la moglie.
Gli investigatori hanno effettuato un sopralluogo in strada, per raccogliere ulteriori elementi. La prima ipotesi è una ‘stesa’ in via Giacinto Gigante: un commando probabilmente in moto aveva fatto fuoco nella notte. Non erano arrivate segnalazioni alle forze dell’ordine, probabilmente perché gli abitanti avevano pensato agli ultimi botti esplosi per l’anno nuovo.
Ora gli inquirenti esaminano le immagini registrate dalle telecamere, per capire cosa sia successo.
L’indagine è passata alla squadra mobile.
Stando ai primi elementi, il commando ha puntato le pistole verso l’alto: colpito l’appartamento al quinto piano dell’edificio. Da qui l’ipotesi di un avvertimento, una intimidazione. Na a chi?.
Il secondo passo degli investigatori è stato esaminare la mappa dei clan e gli ultimi episodi di cronaca: nel centro storico è in corso uno scontro tra i vecchi clan indeboliti dalle inchieste e le paranze emergenti, che cercano di sostituirli.
Al rione Sanità la cosca un tempo guidata da Patrizio Vastarella ha dovuto cedere il passo a nuovi sodalizi, anche se resiste nella zona delle Fontanelle. Stessa situazione ai Quartieri Spagnoli, dove i Saltalamacchia-Masiello sono quotidianamente sfidati e messi alla prova dai babyboss: diciottenni dal grilletto facile, che hanno già mandato segnali di fumo alle altre paranze emergenti della Sanità e del Borgo Sant’Antonio Abate. I numerosi arresti che hanno colpito il gruppo di Eduardo Saltalamacchia e Vincenzo Masiello hanno indotto paranze di ventenni a farsi avanti. E ora la tensione è alle stelle.

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