Napoli, condannati i boss della faida di Scampia

NAPOLI – Seconda faida di Scampia, dodici condanne: inflitti quattro ergastoli e altri due secoli circa di reclusione. E’ quanto ha stabilito il gip del tribunale di Napoli nei confronti di dodici persone, il gotha della Vanella Grassi e degli Amato-Pagano, accusate a vario titolo di essere coinvolte in otto omicidi avvenuti tra il 2007 e il 2008. Al termine del processo celebrato davanti al gip del tribunale di Napoli fine pena mai per Salvatore Petriccione, Raffaele Musolino, Luca Raiano e Nunzio Talotti. Rimediano 30 anni a testa Renato Napoleone, Cesare Pagano (accusati di cinque omicidi, difeso dall’avvocato Domenico Dello Iacono) e Carmine Pagano; 20 ciascuno invece per Enzo Notturno (richiesta di 30 anni, assistito dall’avvocato Luigi Ferro), Davide Francescone, Rito Calzone (assolto per l’omicidio De Lucia, difeso dall’avvocato Luigi Senese) e Salvatore Frate. Dieci anni, invece, per Fabio Magnetti, che si è dissociato. I fatti contestati riguardano i delitti di Giuseppe Pica e Francesco Cardillo, affiliati al clan Di Lauro uccisi il 14 marzo del 2007; di Lucio De Lucia, affiliato al clan Di Lauro ucciso il 21 marzo del 2007; di Patrizio De Vitale, al tempo appena passato ai Girati, ucciso il 31 maggio del 2007; di Luigi Giannino, affiliato al clan della Vinella Grassi ucciso il 13 giugno del 2007; Salvatore Ferrara (con il ferimento di Ugo De Lucia) e Luigi Magnetti, affiliati rispettivamente ai clan Di Lauro e della Vinella Grassi, uccisi il 25 settembre del 2007 e Carmine Fusco, affiliato al clan Di Lauro, ucciso il 9 febbraio del 2008. Completano il collegio difensivo gli avvocati Claudio Davino, Raffaele Chiummariello, Mario D’Alessandro, Gandolfo Geraci, Annalisa Senese, Vittorio Giaquinto.

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