Napoli: contraffazione, un esercito silenzioso sulle spiagge

219

Un esercito silenzioso, composto da venditori ambulanti, percorre le strade e le spiagge di Napoli e provincia. L’alba li vede partire sui treni diretti verso le località balneari, carichi di sacchi pesanti e pannelli espositivi colmi di merce contraffatta. Una presenza quasi invisibile, un elemento del paesaggio estivo, ma che nasconde una realtà ben più complessa.

Molti provengono dal Bangladesh, dallo Sri Lanka o dal continente africano, offrendo un’ampia gamma di prodotti contraffatti o privi di tracciabilità fiscale. Abbigliamento, borse, scarpe, costumi da bagno, occhiali da sole, e persino merchandising del Napoli, con oltre 2000 articoli sequestrati: maglie, palloni, casse Bluetooth e materassini brandizzati. Anche prodotti di cantanti famosi sono presenti, da t-shirt a cuscini. Questi articoli, oltre a violare il copyright, sono potenzialmente pericolosi, privi delle necessarie certificazioni di sicurezza.

Dietro questa attività si cela un preoccupante sfruttamento lavorativo. I venditori ambulanti, spesso sottoposti a caporalato stagionale, ricevono compensi minimi per lunghe giornate di lavoro sotto il sole cocente.

I Carabinieri del Comando Provinciale di Napoli stanno contrastando il fenomeno, intervenendo soprattutto sulle basi di distribuzione, prima che la merce raggiunga le spiagge. I sequestri, concentrati nell’area di piazza Garibaldi, principale snodo per gli ambulanti, sono impressionanti: oltre 2700 capi di abbigliamento, circa 300 borse, più di 600 paia di scarpe contraffatte, e migliaia di altri articoli.

L’attività investigativa ha colpito anche chi produce la merce contraffatta. Nel cuore di Napoli, sono stati sospesi diversi laboratori clandestini, con il sequestro di stampanti termiche, cliché, fregi, adesivi e persino falsi certificati di idoneità.

Secondo l’Eurispes, giocattoli, calzature e abbigliamento sono tra le categorie di prodotti contraffatti più sequestrate a livello globale, con un mercato del falso che nel 2021 ha superato i 460 miliardi di dollari.

Per i Carabinieri, la contraffazione e la vendita ambulante non sono fenomeni isolati, ma rappresentano un problema più ampio, legato allo sfruttamento, all’evasione fiscale e, probabilmente, alla criminalità organizzata. L’economia parallela del falso, anche quella che si sviluppa sulle spiagge, potrebbe essere infatti sotto il controllo della criminalità. L’impegno dell’Arma di Napoli è massimo per contrastare questa realtà.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome