Napoli crac: è emergenza. Già 13 infortuni muscolari, gli ultimi sono Gilmour e Spinazzola

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Napoli’s Billy Gilmour Injured during the Serie A soccer match between Napoli and Como at the Diego Armando Maradona Stadium in Naples, southern italy - Saturday , November 01 , 2025. Sport - Soccer . (Photo by Alessandro Garofalo/LaPresse)

NAPOLI – Leonardo Spinazzola e Billy Gilmour sono solo gli ultimi nomi di un elenco che per il Napoli è lunghissimo. La squadra di Antonio Conte si scopre fragile: dall’inizio della stagione, gli infortuni muscolari sono tanti, tantissimi. Ben 15 in appena 13 partite stagionali. Tanti, troppi. Affollata l’infermeria di Castel Volturno, dove attualmente ci sono Alex Meret, Kevin De Bruyne e Romelu Lukaku, a cui si sono aggiunti, dopo Napoli-Como, Spinazzola e Gilmour, che salteranno la ‘finale’ di domani sera in Champions League contro l’Eintracht Francoforte al Maradona. Ben 15 infortuni di cui 13 di natura muscolare e i soli di Meret (frattura al metatarso) e Nikita Contini (mano) di natura traumatica. Gli altri 13, sono tutti di natura muscolare. L’elenco è lungo e prestigioso: si va da Alessandro Buongiorno e Amir Rrahmani a Kevin De Bruyne e Romelu Lukaku passando per Miguel Gutierrez, Mathias Olivera, Stanislav Lobotka, David Neres, Matteo Politano, Scott McTominay e Rasmus Hojlund sino ad arrivare agli ultimi due riscontrati contro il Como.

Una quantità impressionante, più di quattro volte rispetto allo stesso punto della scorsa stagione, quando gli infortuni muscolari erano stati soltanto tre (Meret, Rrahmani e Lobotka). Ma quali sono i motivi di quest’emergenza? Ce ne sono diversi, almeno tre principali. Il primo è la cadenza delle partite. La differenza rispetto la scorsa stagione, in base allo stesso numero di gare stagionali disputate, è il fatto che il Napoli oggi gioca in Champions e lo scorso anno no. Questo significa giocare ogni tre giorni, sottoponendo i muscoli a uno sforzo importante.

Tanto più importante, e siamo al secondo punto, se i muscoli sono quelli di una squadra con l’età media più alta nei Top 5 europei (29,9 anni), con veterani di mille battaglie. Battaglie che combattono in campo durante le partite ma anche, e siamo al terzo punto, in allenamento. I metodi di Antonio Conte sono noti: allenamenti ad alta intensità, fisicamente massacranti sin dai primi giorni del ritiro estivo. Una ‘cura’ che ha il rovescio della medaglia di provare i muscoli dei calciatori. Che ora devono stringere i denti per superare l’emergenza.

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